Locarnese

Verzasca, per il sogno polisportivo servono... letti

L'acquisto della casa colonia Sant'Angelo dell'Ocst è indispensabile per garantire sostenibilità finanziaria al progetto che gira attorno alla pista

17 febbraio 2020
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Sant’Angelo in aiuto al futuro Centro polisportivo di Sonogno. Passa infatti dall’acquisto di questa moderna struttura di accoglienza lo sviluppo di questo impianto dell’alta Verzasca. Un’idea, quella del suo potenziamento (con, tra l’altro, copertura della pista di ghiaccio e rinnovo di spogliatoi, ristorante e di tutta la logistica), contemplata, lo ricordiamo, nel progetto aggregativo della valle e seguita, da vicino, dalla Fondazione Verzasca. Casa S. Angelo è una struttura moderna e capiente, di proprietà dell’Ocst, attrezzata anche per accogliere persone disabili, dotata di tutto l’occorrente per i pernottamenti di comitive di sportivi, scolaresche, seminari aziendali. Un vero gioiellino ricettivo il cui grado di occupazione, però, non è oggi sfruttato al massimo. In pratica, ci è stato riferito, la struttura vive solamente durante la bella stagione. Come ci ha ricordato Ivo Bordoli, presidente dell’Hc Valle Verzasca, per poter condurre in porto il progetto del Centro polisportivo auspicato dalle autorità è indispensabile l’acquisto di questo edificio di soggiorno, altrimenti non sarà sostenibile finanziariamente a medio-lungo termine. La ditta del Canton Zugo che ha curato l’allestimento del Masterplan Valle Verzasca, negli scorsi mesi, si è chinata anche su questa prospettiva e ha ultimato l’allestimento di uno studio di fattibilità. A quanto è dato sapere, una prima offerta d’acquisto avanzata ai proprietari di Casa Sant’Angelo non ha trovato riscontro positivo. «Purtroppo non ci sono molte altre alternative – prosegue Bordoli –. Per reggersi sulle proprie gambe il futuro Centro polisportivo, che dovrà essere attivo tutto l’anno, necessita di questa soluzione. Ricordo che anche il Centro sportivo nazionale della gioventù di Tenero strizza l’occhio a questa nostra iniziativa. Spesso laggiù non hanno posto a sufficienza per accogliere le numerose richieste di pernottamento. Far capo agli impianti di Sonogno sarebbe una soluzione interessante per le comitive e per i turisti. Sarebbe un luogo interessante per sport come l’arrampicata, la mountain bike, la corsa d’orientamento che sono prettamente a contatto con la natura».

Il discorso, intanto, si è un pochino arenato. Anche perché c’è di mezzo la nascita del nuovo Comune che uscirà dalle urne in aprile. «Una volta che la futura macchina amministrativa si sarà sistemata – conclude Bordoli – bisognerà “tirare in gol”. Simili progetti vanno concretizzati. Comune e privati dovranno impegnarsi e aiutarsi a vicenda se vogliamo garantire il futuro della Valle».

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