Locarnese

Lui la magia la capisce al volo, ma non si chieda il trucco

Quattro chiacchiere con il giovane Mago Nathan, che da 8 anni si esibisce con il suo Circus Magic

Un mago giovanissimo
30 dicembre 2019
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Non c’è dubbio. La magia, checché ne dicano i più freddi indifferenti che gridano subito al trucco, affascina tutte le età. Naturalmente, tutti sanno che dietro ai numeri di magia ci sono i trucchi – non a caso si chiamano anche “illusioni” –, tuttavia al di là della consapevolezza non si può non restarne rapiti. Un rapimento che coinvolge grandi e piccoli perché è l’abile mago a catturarne l’attenzione con bravura e maestria, capace anche di creare la giusta atmosfera con un pizzico di teatralità. I numeri di magia tuttavia sono tutt’altro che semplici da eseguire: necessitano di continua preparazione, allenamento e, soprattutto, controllo e velocità; come ha raccontato alla ‘Regione’ un giovane, macché, giovanissimo mago del Locarnese. Tempo fa, abbiamo chiesto a Mago Nathan (al secolo Nathan Pedroni) di raccontarsi e raccontare la sua passione che si è trasformata, sin da subito, in spettacoli che porta in Ticino con il ‘Circus Magic’ (ne scriviamo in calce).
Facciamo qualche passo a ritroso, e partiamo dall’inizio. Nathan nasce a Locarno il 1° dicembre 2004 e cresce a Losone, dove tuttora frequenta il quarto anno delle scuole medie. «Faccio il mago da circa 8 anni, ho iniziato quando ne avevo 7», racconta. Il primo spettacolo in assoluto l’ha fatto «il 1° dicembre 2009, me lo ricordo benissimo». Aveva 5 anni e si è esibito per i suoi genitori, che ritiene indispensabili, sia perché con loro prova i suoi numeri, sia perché lo sostengono in questo percorso che, anticipiamo, non ha alcuna intenzione di smettere. I propositi per il futuro sono conseguire un diploma e dopo «aprire un circo e vedere cosa succede…» (piano B: docente di educazione fisica).

La sua passione da 8 anni

Una passione che occupa tutto il suo tempo libero e che da 8 anni circa lo impegna in «spettacoli di circo durante i quali integro numeri di magia», sia per il pubblico infantile (dai 5 anni), sia per quello adulto. La scintilla è scattata conoscendo e osservando altri, racconta, come il Mago Renato e il Circo Tonino: «Loro mi hanno fatto entrare nello spirito e con loro ho iniziato a imparare».
Un apprendistato che dura da anni e che prevede una preparazione continua – così come un’evoluzione dei numeri proposti – che riesce benissimo a conciliare con gli impegni scolastici. «Vado dal mentalismo alla magia tradizionale con le carte. Ma faccio anche numeri di magia professionali… nel gergo si chiamano miscellanea»; per intenderci i dadi nelle scatole e i conigli (in legno) dal cilindro, fra gli altri. I numeri li acquista da siti specializzati: «Una volta ricevuti e lette le istruzioni – sono fortunato, la magia la capisco al volo –, mi alleno 3 o 4 volte nella mia stanza e poi li eseguo davanti ai miei genitori; loro sono la prova del nove», spiega; dopodiché il gioco è fatto. Le caratteristiche indispensabili per un mago sono abilità e velocità, «se non sei abile e veloce i numeri non riescono» e si viene scoperti, perché «tutte le magie hanno un trucco».

Dal 2011 con Circus Magic

‘Circus Magic’ è stato fondato da Nathan nel 2011: «Avevo iniziato come mago semplice, con i trucchi delle scatole di magia comperate nei negozi», per poi completare la proposta con giochi, giocoleria, bolle di sapone, palloncini modellabili e zucchero filato. Un circo con tutti i crismi insomma che conta, oltre a Mago Nathan, sei collaboratori – tutti ragazzi – e diverso materiale. «Ogni anno cambio lo spettacolo e ne propongo uno nuovo», che adegua sempre alla tipologia di pubblico. Il 2019 è stato l’anno di ‘Evolution’, nell’anno che sta per nascere proporrà ‘Phenomenal’ e per il giubileo dei dieci anni che cade nel 2021: ‘Decennio’. Il calendario di Nathan è molto serrato, basti pensare che nella prima parte di quest’anno ha tenuto spettacoli ogni fine settimana, talmente è alta la richiesta. Un’intensità che con gli impegni scolastici era un po’ insostenibile e quindi ha deciso di esibirsi un weekend sì e l’altro no. Le feste di compleanno sono il suo terreno, ma propone anche date aperte al pubblico, come quella tenutasi sabato 14 dicembre al Centro la Torre di Losone dove hanno partecipato circa 120 persone, fra adulti, ragazzi e bambini.
La tensione prima di uno spettacolo è sempre in agguato: «La paura che non vada bene qualcosa si fa sentire», confessa. Però assicura che «forse solo una volta è capitato che scoprissero un trucco». Cogliamo la palla al balzo e gli chiediamo di svelarcene uno: «No mi spiace, c’è il segreto professionale», chiosa serio.

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