Locarnese

Il 'TecDay' torna a Locarno: il futuro entra nelle scuole

Avvicinare gli studenti liceali alle tecnologie di domani con un approccio anche umanistico. Così la ricerca dialoga con la futura società civile.

3 dicembre 2019
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La cultura scientifica incontra i giovani studenti del Liceo cantonale di Locarno. Lo ha fatto oggi grazie al “TecDay”, giornata didattica e vetrina sul futuro promossa dall’Accademia svizzera delle scienze tecniche, dal Decs, dalla direzione e dai docenti dell’istituto e da una sessantina di professionisti attivi nel mondo della tecnica e della scienza. Voluta per diffondere, tra i giovani, l’interesse per queste materie, la giornata è “tornata” al Liceo di Locarno dove, nel 2014, era nata e da dove, in seguito, è stata “esportata”, a turno, nei vari licei ticinesi. «L’impatto estremamente positivo di quella prima proposta – ha ricordato il direttore della sede locarnese, Fulvio Cavallini – è stato tale da spingerci a riproporla. La finalità della nostra scuola è duplice: da una parte preparare gli alunni agli studi superiori; dall’altra fornire loro gli strumenti per vivere la società e assumere delle responsabilità significative in essa. Non dimentichiamo che dai licei spesso usciranno anche i quadri dirigenti e i politici-amministratori del domani. Per la loro capacità di affrontare le sfide, l’assenza di un’apertura all’approccio scientifico-umanistico sarebbe una carenza importante». Franco Gervasoni, direttore della Supsi, ha sottolineato l’opportunità dell’interazione con i giovani: permette di riflettere sul progresso, sulle conseguenze dei cambiamenti e le opportunità andando oltre il solo aspetto tecnico. Consente di rendere tutti più consapevoli delle dinamiche nelle quali siamo immersi sovente senza capire cosa ci sia dietro questo mondo tecnologico». Pensata per stimolare i ragazzi sulle infinite opportunità professionali e i percorsi formativi, la manifestazione è impostata in modo da attirare anche coloro che non hanno scelto un orientamento scientifico.

Affrontare e capire un domani sempre più vicino

«Il ‘TecDay’ fornisce agli allievi modalità di pensiero per affrontare i problemi attuali e che verranno da diversi punti di vista, non solo scientifico bensì anche umanistico» – ha precisato Alberto Piatti, direttore del Dipartimento formazione e apprendimento della Supsi. La “vetrina”, strutturata in una quarantina di moduli presentati da relatori qualificati, «facilita il fondamentale dialogo tra alunni e ricercatori di punta, creando il necessario interscambio tra scuola e società. Si insegna così il futuro nelle scuole». «Portare i risultati della ricerca in un ambiente educativo in modo interattivo – ha concluso Luca Gamma, ricercatore della Supsi – ci permette di verificare l’interesse dei ragazzi e farli riflettere sul ruolo della scienza e della tecnica nel quotidiano». E di un futuro, per concludere con parole di Cavallini, «che non è più così lontano ma sempre più molto vicino».

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