Locarnese

Alvad, più personale per le cure a domicilio nel Locarnese

L'Associazione intende assumere infermieri, operatori sociali e infermieri psichiatrici. Nel 2020 verrà superato il muro delle 140mila ore di prestazioni erogate

19 novembre 2019
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Infermieri, infermieri psichiatrici e operatori sociali. Sono le figure professionali che occorrono all’Associazione locarnese e valmaggese di assistenza e cure a domicilio (Alvad) per poter garantire, anche in futuro, prestazioni di assolta qualità all’utenza. Con i cambiamenti in atto nel settore sociosanitario, infatti, le attuali forze (140 collaboratori, ai quali ne va aggiunta una ventina per il Distretto valmaggese e una cinquantina su mandato esterno) non bastano più. Lo ha fatto capire, a chiare lettere, nell’incontro di presentazione dei preventivi che ha preceduto l’assemblea, il dottor Stefano Gilardi, alla testa dell’Associazione. «Quello delle cure a domicilio è un settore che sta “sfondando”. Esso necessità di una flessibilità di personale fuori dall’ordinario. Con il settore ospedaliero, le case anziani e i centri diurni è quindi necessario creare delle sinergie in modo da poter ottimizzare la fase del passaggio di consegne del paziente dall’una all’altra realtà» – ha osservato. Non ci si scappa. Le cifre esposte nel documento contabile parlano chiaro: il 2020, come illustrato dal direttore dell’Alvad, Stefano Balestra e dalla direttrice sanitaria Marina Santini, è all’insegna della crescita continua (+7%), soprattutto nel ramo delle cure infermieristiche e di base. Se le stime troveranno conferma, l’anno prossimo verrà superato il muro delle 140mila ore di prestazioni erogate. Come logica conseguenza vi sarà una crescita anche dei costi (7,4%), dal momento che soprattutto le prestazioni tecniche infermieristiche sono più care.

I cambiamenti a livello di assetto dal prossimo anno

Il 2020 coinciderà anche con alcuni cambiamenti d’assetto: a seguito della modifica dell’Ordinanza sulle prestazioni ci sarà da fare i conti con una flessione delle tariffe federali Lamal e Spitex (-3,6%) e un aumento di quelle delle case anziani (+6,7%). Inoltre il totale delle prestazioni erogate all’utente, sin qui “vistato” dal medico, diventerà un fattore di “competenza” di chi assicura i servizi. Per Stefano Gilardi «si apre il campo a possibili distorsioni costose e, per questo motivo, i competenti organi di vigilanza saranno chiamati a tenere d’occhio la situazione. Per capire il cambiamento in atto, oltre alle citate migliori integrazioni con le case anziani, sarà necessaria una visione manageriale dell’Alvad che, ricordo, ricopre pure un ruolo formativo per gli apprendisti». Ieri sera, intanto, nel corso dell’assemblea, in occasione del 30° della Convenzione dell’Onu sui Diritti del fanciullo, ai rappresentanti dei Comuni è stato illustrato, a livello infermieristico, il servizio Spiped rivolto ai bambini bisognosi di cure pediatriche intense a domicilio. Una nuova sezione che sta muovendo i suoi primi passi e che va ad ampliare ulteriormente l’offerta di prestazioni dell’Alvad.

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