Locarnese

Locarno alla ricerca di un'armonia

Presto in campo gli architetti per proporre il nuovo assetto urbanistico. Si tratta di un’operazione da almeno 22 milioni, che verrà condotta a tappe.

30 luglio 2019
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«Un importante passo verso l’ambizioso ma doveroso obiettivo di consegnare alla popolazione di Locarno un centro cittadino rinnovato, maggiormente funzionale, bello e godibile». Sono le parole con cui il municipale Bruno Buzzini ha illustrato il messaggio, licenziato martedì dalla compagine di Palazzo Marcacci, con la richiesta di un credito di 310mila franchi per l’organizzazione del concorso di progetto per gli spazi pubblici del centro urbano. Progetto che nella sua interezza, ricordiamo, è stato quantificato in non meno di 22 milioni di franchi, e che sarà realizzato a tappe.
Il tema di un rinnovo complessivo di 43mila metri quadrati (l’equivalente di 7 campi da calcio) di spazi pubblici che toccano Piazza Grande, Largo Zorzi, Piazza Muraccio, Piazzetta Remo Rossi, fino all’area di Via Ramogna che conduce alla stazione ferroviaria di Muralto è per così dire “attuale” da decenni. “Queste zone centralissime della città infatti hanno sì vissuto un proprio sviluppo, ma spesso ciò è avvenuto senza particolare attenzione al contesto generale degli spazi pubblici”, considera il Municipio in una nota. Ciò ha determinato un centro cittadino che lo stesso esecutivo non può esimersi dal giudicare “poco omogeneo e non sempre funzionale o esteticamente curato”. L’unica soluzione percorribile per cambiare marcia, valorizzando e unendo la vasta area del centro “attraverso un progetto ed una visione che siano attuali, adeguati e rispettosi del patrimonio nel quale essi verranno attuati”, è quella di procedere con una riqualifica generale, ma che sia armoniosa e soprattutto coerente.
Un importante lavoro preparatorio era stato realizzato dall’architetto Paolo Canevascini (studio Canevascini & Corecco), cui nel dicembre del 2017 il Municipio aveva affidato la coordinazione di uno studio di fattibilità riguardante gli approfondimenti urbanistici e normativi necessari per procedere alla riqualifica. Su questa base, la spesa totale per l’intero progetto è appunto stata quantificata in circa 22 milioni di franchi. Poi si è deciso di procedere con un concorso di progettazione per individuare gli architetti che si occuperanno dello sviluppo del progetto stesso. Concorso la cui organizzazione costerà i 310mila franchi richiesti con il messaggio ora trasmesso al Consiglio comunale; nella cifra sono compresi 15mila franchi fra montepremi e indennizzi dei concorrenti.
Una giuria incaricata di scegliere il miglior progetto è già stata formata: è presieduta dal sindaco di Locarno Alain Scherrer e si completa con altri due municipali, che sono Bruno Buzzini (responsabile del progetto in seno al Municipio) e Ronnie Moretti (supplente). La categoria dei professionisti sarà invece rappresentata da Julien Descombes (architetto paesaggista), Aurelio Galfetti (architetto e referente per il concorso di progetto del Castello Visconteo), Mia Hägg (architetto) e Martino Pedrozzi (architetto/supplente). In qualità di consulenti sono stati chiamati il direttore della Divisione urbanistica e infrastrutture della Città, André Engelhardt (di formazione ingegnere) e Caterina Cava (architetto specialista per Inclusione andicap Ticino). Dalla pubblicazione del concorso si può calcolare una durata della procedura di circa 7 mesi, per giungere alla decisione della giuria sul progetto vincitore. Da lì in poi potranno essere implementate le singole parti, secondo tempi e modalità valutati dal Municipio. Il tutto verrà quindi ripreso nel Piano finanziario del prossimo quadriennio.

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