Locarnese

Verde cittadino, a Locarno si taglia e si ripianta

Alberi ammalati e pericolanti saranno abbattuti per evitare rischi di schianti. Interventi in molti quartieri. Tutto sarà compensato da nuove piantagioni

6 luglio 2019
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Verranno giù a suon di motoseghe sei pioppio morti, parte dell’alberatura che fa da corona alla Rotonda di Piazza Castello a Locarno. Il taglio è previsto martedì 9 luglio, dalle 6 del mattino; il traffico sarà parzialmente deviato su una sola corsia di marcia. I sei alberi deperiti, così come altri già segati al piede negli anni scorsi, saranno sostituiti da una decina di piante. Le stesse, indica il Municipio cittadino, “saranno messe a dimora dopo la necessaria bonifica del terreno circostante. Il problema del deperimento precoce è noto. Le cause sono da ricercare nella presenza di un agente fungino (armillaria mellea), ma anche nei periodi particolarmente caldi e secchi degli ultimi anni che hanno causato uno stress idrico alle piante”. A completare l’opera, i gas di scarico del traffico a ridosso dei pioppi e agenti atmosferici nocivi. L’analisi del terreno potrà dare ulteriori informazioni utili in vista di un programma di sostituzione dei filari di piante a medio–alto fusto. “Il programma di ringiovanimento di alcune piante è stato avviato nel corso del 2018 dalla Divisione logistica e territorio, parallelamente all’introduzione del programma di gestione digitalizzata del verde pubblico – segnala l’Esecutivo in una nota stampa –. Il censimento, che prevede la catalogazione delle piante principali, è ancora in corso”. Allo stato attuale sono state conteggiate quasi 2mila piante ed è stato ultimato lo studio delle aree verdi come parchi e giardini.

Tigli, querce e altre specie

Entro la primavera 2020 saranno sostituiti tre tigli in Piazza Fontana Pedrazzini e uno in via Castelrotto; una quercia in via alla Morettina, quattro ai giardini Jean Arp e quattro in zona Sacra Famiglia. Di più: in concomitanza con diversi lavori di miglioria delle strade cittadine, già in corso di esecuzione o in progettazione, saranno messe a dimora diverse alberature. In particolare in Via Isolino è previsto un nuovo filare di 31 alberi del tipo “Parrotia persica” che delimiterà la strada dai campi sportivi. Si tratta di una pianta dalle spettacolari colorazioni autunnali. In via Bianchetti l’attuale filare di piante ormai esausto, sarà sostituito con “Pyrus calleryana”, specie con eccellenti caratteristiche ornamentali. In Via Ciseri, a ridosso dei Giardini Pioda (zona poco o mediamente soleggiata), saranno gradualmente sostituiti gli attuali alberi con più attrattive essenze del tipo Camelia sassanqua o japonica a forma di alberello. Idem in Via Baroffio nei pressi del Bosco Isolino. In corso di progettazione c’è anche il nuovo filare di piante ornamentali in Via Luini. Il Municipio ha inoltre già approvato la sostituzione di 3 ippocastani malati e poco vitali in Piazza Remo Rossi, in zona Palacinema: “È ormai raro trovare piante di ippocastano in condizioni vegetazionali definibili normali: un problema noto da tempo, tant’è che di individui arrossati sul finire dell’estate se ne vedono dappertutto in Svizzera”. Tre le cause: le mutate condizioni ambientali (stress idrico e inquinamento); l’antracnosi dell’ippocastano, malattia di origine crittogamica provocata dalla Guignardia aesculi, che provoca il classico tipo di seccume fogliare a chiazze spesso confluenti, molto evidente soprattutto nella tarda primavera ed in estate; e la Cameraria ohridella. Quest’ultimo è un insetto, un “minatore fogliare” proveniente dal nord dell’Austria, individuato per la prima volta in Svizzera nel 1998. Scava piccole gallerie serpentiformi nel parenchima fogliare degli ippocastani; fortunatamente non costituisce una potenziale minaccia per l’uomo o per gli animali domestici. “L’azione più o meno combinata di questi tre fattori, che si traduce in complete defogliazioni già a partire dal mese di luglio, ha comportato, con il susseguirsi degli anni, un chiaro degrado vegetazionale delle piante di ippocastano”, conclude il Municipio di Locarno.

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