Locarnese

'Caso Epper', la verità della Fondazione Gérard

I vertici dell'ente rispondono ai vari articoli e alle critiche apparse in queste settimane. I fondi per conservare, a lungo, il patrimonio dell'artista ci sono

30 giugno 2019
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“Caso Epper”, facciamo un po’ di chiarezza. A voler sgomberare il campo dalle polemiche e dalle illazioni di queste ultime settimane è il Consiglio di Fondazione Rolf Gérard che, dopo i vari articoli e interventi apparsi sui media, intende esprimere le proprie considerazioni in merito alla vicenda. “Dopo il decesso di Ressiga Vacchini nel 2015 – scrive in una nota ai giornali – la Fondazione aveva programmato un progetto per tre appartamenti. Contattata dalla Fondazione Epper per una possibile collaborazione e condivisione degli spazi liberi al secondo piano della propria sede, rinunciò all’idea e accettò le richieste (anche perché il suo fondatore, Rolf Gérard, aveva avuto stretti contatti con la Fondazione Epper)”. Sin qui, nulla di che. Anche perché “il patrimonio artistico di Rolf Gérard era collocato al Museo Epper come donazione (una presenza che, sul piano finanziario, era garanzia di introiti non indifferenti)”. Più tardi l’artista Rolf Gérard scelse di traslocare acquistando casa Ressiga Vacchini e creando la propria Fondazione. “Non fu per necessità finanziarie che la Fondazione Gérard accettò la proposta di accogliere la Fondazione Epper” – si legge nella nota. Prova ne è che “qualora la Fondazione Epper si trasferisse nella nostra sede, i costi di ristrutturazione dei locali destinati ad accogliere il suo archivio sarebbero a carico della Fondazione Gérard”. Due anni or sono, quando iniziarono le discussioni per la comproprietà dello stabile Ressiga Vacchini, sede della Fondazione Rolf Gérard, il suo Consiglio di Fondazione era più incline all’affitto piuttosto che alla cessione di metà della propria parte”. Dando prova di amicizia e coerenza, le richieste della Fondazione Epper sono state accolte. Pur ammettendo di non navigare in acque finanziariamente profonde, la Fondazione Gérard dispone di vertici “attenti e impegnati nella ricerca di soluzioni che, tuttavia, sono lontane dalla realtà della Fondazione Epper”. Fatte queste considerazioni, la Fondazione ricorda di avere una sua proprietà e una sua libertà di manovra finanziaria tale da poter conservare il patrimonio di Rolf Gérard per molti anni ancora”.

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