Locarnese

'Fu lei ad insistere': l'accusato racconta quella notte al 'La Palma'

Per il 29enne sarebbe stata la giovane britannica a chiedere una stretta ancor più forte all'asciugamano legato al collo. 'Ma quale omicidio, avremmo preso casa ad Ascona'

'La Palma', il giorno dopo (Ti-Press)
28 aprile 2019
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Parla il 29enne tedesco arrestato lo scorso 9 aprile dopo il rinvenimento del cadavere della sua compagna inglese al quinto piano dell'hotel 'La Palma au Lac' di Muralto. Nell'edizione odierna del Caffé, il giovane afferma di avere semplicemente risposto all'invito della giovane britannica affinché l'asciugamano che le aveva legato al collo fosse stretto ancor più forte. Il 29enne afferma anche che le pratiche di asfissia erotica durante l'amplesso facevano parte della quotidianità dei suoi rapporti di coppia. Certamente – stando alla versione del ragazzo – all'interno della relazione con la fidanzata inglese, ma pure con un'altra compagna (che non è la madre dei suoi figli). Nel caso di Muralto, quella pratica da lui scoperta su internet e 'insegnata' alla 22enne inglese, si sarebbe svolta "tutti i giorni nei tre mesi in cui siamo stati insieme". Il giovane continua a negare una volontà omicida, rivelando un futuro asconese nel futuro della vita di entrambi: 'Volevamo prendere casa ad Ascona".

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