Locarnese

Muralto, il futuro della stazione in consultazione

I piani di sviluppo dell'area (variante di Pr e modifiche alla viabilità) in pubblicazione per 30 giorni. Ecco le novità dell'ammodernamento

23 gennaio 2019
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«È questo il momento giusto per avanzare osservazioni, critiche e suggerimenti». Con questa esortazione il sindaco di Muralto Stefano Gilardi invita i cittadini direttamente interessati a consultare gli atti relativi alla variante di Piano regolatore del comparto della Stazione Ffs e le modifiche viarie della strada cantonale (nodo intermodale). Da ieri, martedì 22 gennaio, e fino al 20 febbraio, sono infatti a disposizione i due corposi dossier su cui poggia la riqualifica e l’ammodernamento della futura “porta d’ingresso” sul Verbano lungo la linea AlpTransit. Il primo è di competenza comunale, il secondo è cantonale (Sezione della mobilità).

Una serata informativa si è svolta lunedì sera alla Sala dei congressi. Come noto il progetto si sviluppa intorno al futuro autosilo e all’edificio multifunzione disegnato da Mario Botta, il cui progetto definitivo sarà realizzato solo una volta approvata la modifica del Pr.

Sotto la lente ora vi sono dunque la Stazione, il terminale dei bus, la profonda revisione viaria, gli arredi urbani ecc. Le modifiche più significative sono il nuovo terminale per lo stazionamento simultaneo dei bus; per gli stessi bus, il percorso ad anello in senso antiorario “viale Cattori-Stazione-viale Balli”; via Stazione rimarrà l’asse principale di transito anche per il traffico privato ma con gestione semaforizzata rivista; 152 parcheggi pubblici di lunga durata a Nord; altri 39 di corta durata a Sud (Piazza Cattori); attraversamenti pedonali semaforizzati; 250 stalli per bici; e l’introduzione di una zona incontro (20 km/h) su tutta piazza stazione con precedenza ai pedoni.

Come hanno spiegato gli ingegneri e pianificatori Stefano Wagner, Maurizio Giacomazzi e Francesco Allievi, la variante di Pr è indispensabile considerato che le norme in vigore risalgono al 1984, vincolando l’area solo quale “zona ferroviaria” e precludendo ogni intervento atto ad ammodernare una struttura inaugurata nel 1874 e concepita quale stazione di transito (quindi con gli edifici solo ai lati dei binari) della linea che si progettava di far proseguire fino a Verbania. Divenuta giocoforza stazione-capolinea, con il passare dei decenni sono state aggiunte strutture poco estetiche e soprattutto non funzionali, come le pensiline in lamiera tutt’ora esistenti.
Con l’ormai prossima inaugurazione della galleria di base del Ceneri e la prevista bretella che collegherà direttamente Locarno ad AlpTransit, il Verbano farà parte a tutti gli effetti del “metrò Ticino”.

Compresa la Centovallina, si stima che la stazione dovrà essere in grado di sopportare un flusso di passeggeri che passerà dagli attuali 8’000 al giorno a circa 12mila 500 nel 2030. Sui i bus, dagli attuali 5’000 a circa 9’000 passeggeri al giorno. La nuova stazione riuscirà a scongiurare il caos nelle ore di punta? Sì, almeno secondo una simulazione effettuata da uno studio bernese. Chiuso il periodo di consultazione, la tempistica prevede la conclusione del progetto definitivo e il via agli appalti; poi la richiesta dei crediti e nel 2020 le pubblicazioni (in questa fase si potranno presentare eventuali ricorsi). Salvo ritardi, nel 2021 inizierebbero i lavori.

Sottopassaggio entro un anno

Va infine rilevato che gli operai saranno all’opera già alla fine di quest’anno (salvo sorprese) per un’altra opera “chiave”: il sottopassaggio pedonale che porterà dai binari ferroviari direttamente al lungolago muraltese. Gilardi ha auspicato che il via libera della Confederazione giunga nelle prossime settimane. Quest’opera ha infatti seguito un iter diverso rispetto alla più complessa variante di Pr e al Nodo intermodale da oggi in consultazione.
Così come svariati aspetti del progetto complessivo, anche per il sottopassaggio ha svolto un ruolo importante la Commissione intercomunale dei trasporti (Cit) e il Piano d’agglomerato del Locarnese (PALoc 2).

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