Locarnese

Chioschi Valora, licenziate 'brevi manu'

Dodici commesse hanno saputo solo ieri e in tarda serata che il loro lavoro da fine agosto non ci sarà più

Una delle insegne della catena Valora (Keystone)
22 giugno 2018
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Convocate ieri sera alle 22.30 per una comunicazione urgente. Un orario insolito, come il tenore della notizia. È così che le 12 dipendenti (tutte donne) della Di Sipio Sagl, società che gestisce quattro chioschi Valora nel Locarnese (due a Muralto, uno in Piazza Grande a Locarno e uno a Minusio) hanno saputo che il loro rapporto di lavoro sarebbe terminato alla fine del prossimo agosto. La lettera di licenziamento è stata consegnata ‘brevi manu’ dalla gerente titolare dei quattro chioschi che – stando a nostre informazioni – avrebbe deciso di vendere l’attività. Chi subentrerà potrebbe riprendere le persone licenziate, ma non è detto che ciò avvenga e soprattutto non detto che tutte saranno riassunte alle medesime condizioni.

A sorprendere, oltre alle modalità da ‘sciur padron da le bele braghe bianche....’, sono anche lo scarso rispetto per le norme del diritto del lavoro applicabili in caso di licenziamento collettivo. Una notifica all’Ufficio del lavoro, infatti, si impone quando si lasciano a casa più di cinque persone contemporaneamente in un mese. In questo caso si tratta di dodici commesse che hanno saputo solo in tarda serata che il loro posto di lavoro non era più garantito. Un modo di fare poco trasparente e che lascia l’amaro in bocca a tante persone che questa mattina alle cinque dovranno aprire l’edicola e sorridere ai clienti.

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