Locarnese

La chiesa di Mogno sarà presto 'bene culturale'

Procedura conclusa. Per l'ufficializzazione si attende solo il nullaosta definitivo del Cantone

(Ti-Press)
16 giugno 2018
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Continua la bella storia della chiesa di Mogno, l’edificio sacro nato dalla matita dell’architetto Mario Botta e dalla spinta dell’Associazione per la ricostruzione, costituitasi dopo la valanga del 25 aprile 1986. La stessa Associazione si è sciolta passando il testimone a una Fondazione.
Ieri, nel corso di una conferenza stampa, l’ormai ex presidente del sodalizio Giovan Luigi Dazio ha segnalato che l’Associazione ha terminato il suo mandato: «L’opera, costruita tra l’estate del 1992 e il ’96, è costata 8 milioni di franchi. Una metà coperti dai benefattori e l’altra tramite opere eseguite gratuitamente o a prezzo ridotto». Tutti i debiti sono stati estinti e anche alcuni importanti lavori straordinari (sostituzione di alcune vetrate) sono stati completati e pagati. «Dopo 32 anni si è deciso di sciogliere l’Associazione per la ricostruzione e lo scorso maggio è stata costituita la Fondazione chiesa di Mogno». Presidente è Davide Keller; membri sono Gabriele Dazio, sindaco di Lavizzara e presidente del Consiglio parrocchiale di Fusio e Lisa Dazio. Il sindaco ha spiegato ai giornalisti che è in corso la procedura per l’inserimento del monumento fra i beni culturali d’interesse cantonale: «L’iter della variante pianificatoria è praticamente concluso – ha affermato – e ora siamo in attesa delle conferme definitive da parte di Bellinzona». Un passo avanti che potrà pure portare qualche beneficio finanziario: infatti, la legge prevede che in determinati ambiti il Cantone possa partecipare alle spese.

Messe, concerti e festa patronale

La necessità di creare una Fondazione, ha specificato dal canto suo Keller, nasce dall’esigenza di gestire e coordinare i lavori di manutenzione della chiesa (della piazzetta, invece, si occupa il Comune) e di promuovere l’edificio mediante attività di marketing e culturali. «Quest’anno abbiamo in programma concerti, messe e visite guidate. Il primo appuntamento da segnare in calendario è quello del prossimo 24 giugno, con la festa patronale di San Giovanni Battista: alle 10.30 messa celebrata dal vescovo emerito Pierluigi Grampa e condecorata dal “Coro voce amica” di Vallemaggia; alle 12.30 pranzo organizzato dallo Sci club Lavizzara e animazione con il Duo Perancio; alle 14.30 concerto del Coro della Federazione alpinistica ticinese diretto dal maestro Pierluigi Soro». Una festa, per la “promozione” a bene culturale sarà proposta il 23 settembre: tra gli ospiti attesi il consigliere di Stato Claudio Zali e il vescovo Valerio Lazzeri.

Ogni anno 50mila visitatori

Keller, infine, ha ricordato che la chiesa di Mogno è visitata ogni anno da 50mila persone, provenienti da ogni parte del mondo: «La Fondazione ha il compito di custodire quest’opera, che ha un forte impatto emotivo, artistico e spirituale. Abbiamo il dovere di preservarla per rispetto di chi l’ha voluta, progettata, costruita e finanziata. Tante persone alle quali va il nostro ringraziamento». La Fondazione, che prevede spese attorno ai 10mila franchi annui, sarà finanziata dalle offerte dei visitatori e dal ricavato delle diverse manifestazioni. La storia della chiesa, le informazioni sulla sua ricostruzione e la descrizione degli eventi organizzati annualmente sono consultabili sul sito internet www.chiesadimogno.ch.

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