Presunti problemi in un altro istituto per anziani ticinese: 'Ho constatato delle carenze e segnalato la cosa. Il risultato? Mi hanno sospeso'
"Chi segnala le disfunzioni alla Casa Rea di Minusio viene mandato via; chi commette errori anche gravi rimane". È il titolo di una lettera di denuncia del capo delle cure dell'istituto comunale per anziani di Minusio, recentemente sospeso dalla sua funzione e ora patrocinato dall'avvocato Tuto Rossi.
In un comunicato diffuso oggi ai media, Donato Zanetti ricorda di essere stato assunto nel 2000 come infermiere a Cevio e di essere passato nel 2002 al Centro Betulla di Vallemaggia. "Nel 2013 sono stato nominato capo cure al centro anziani Casa Rea Minusio. Dopo un paio d'anni di lavoro ho cominciato a rendermi conto che c'erano grosse carenze che potevano mettere in pericolo la salute degli anziani. Come da mio compito, ho segnalato ai superiori queste carenze. Il risultato non è stato la rimozione delle carenze, bensì reazioni di fastidio nei miei confronti da parte del direttore e dei capi reparto", dice Zanetti.
Il capo delle cure aggiunge di aver registrato e segnalato "un aumento vertiginoso delle cadute", chiedendo di isolare le cause e intervenire. Senza dimenticare il caso dell'anziano cui sarebbe stata somministrato un farmaco con l'involucro, scoperto ben 5 mesi (di lamenti) dopo, grazie a una TAC. "Quando, a marzo, ho chiesto quali conseguenze ha avuto questo grave episodio sui protocolli di cura, il direttore ha risposto infastidito di aver parlato con i dipendenti e di non aver riscontrato nessun errore". Oggi, rincara Zanetti, "il Municipio ha deciso di sospendere me".
Interpellato dalla "Regione" per una reazione, il Municipio di Minusio si è riservato di valutare le esternazioni di Zanetti per poi eventualmente replicare.