Marinai Lago Maggiore: 'Logorati dall'attesa, andremo a Berna'

"I marinai ne hanno abbastanza e vogliono tornare a lavorare. Riuniti ieri pomeriggio in assemblea hanno deciso che se entro martedì sera 13 marzo non arriveranno notizie concrete sulla nascita del nuovo Consorzio, il giorno dopo si recheranno a Berna per manifestare il loro malcontento". Si apre così il più recente dei comunicati congiunti Sev, Unia e Ocst sull'estenuante stallo del Consorzio. Nel documento si evidenzia come i marinai fossero "pronti a ripartire il primo di gennaio 2018, come pure il 1° di marzo. Ma non hanno potuto farlo. Di certo non per colpa loro. Ora sono tutti in disoccupazione".

Dopo l'incontro nel Gambarogno dello scorso 27 febbraio, nato "per condividere le preoccupazioni con la popolazione e per ribadire ancora una volta che vogliono tornare al più presto a lavorare", gli ex dipendenti della Nlm sono venuti a conoscenza "dagli organi di informazione che la consigliera federale Doris Leuthard ha sostenuto l’inesistenza di un’alternativa al Consorzio e che non spetta alla Confederazione né garantire i collegamenti sul lago, né salvaguardare i relativi posti di lavoro". Nessuna giustificazione per quanto appreso, visto che "il Memorandum d’intesa tra la ministra Doris Leuthard ed il suo omologo italiano Graziano Delrio, risale al 31 maggio 2016. I tempi tecnici per la realizzazione di questo Consorzio erano ampiamente a disposizione". Di qui la decisione di recarsi a Berna "per manifestare il loro malcontento e denunciare l’insostenibile situazione", qualora "entro la sera di martedì 13 marzo non dovessero giungere concrete informazioni sulla nascita del Consorzio". 

Per concludere, un appello a "popolazione, autorità politiche e tutti coloro che aspettano un pronto reintegro dei servizi di navigazione sul Lago Maggiore", con l'invito "ad accompagnare i marinai nel loro viaggio verso Berna. O semplicemente a sostenerli al momento della loro partenza dalla stazione FFS di Bellinzona dalle ore 10.30".