Locarnese

Ascona, presto al via ai lavori per l'ecocentro

L'investimento previsto è di 1,2 milioni di franchi. E nel 2019 arriverà la tassa sul sacco

Ti-Press
27 gennaio 2018
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Ascona ha costituito un gruppo di lavoro per l’introduzione della tassa sul sacco a partire dal 2019. Un passo avanti che si affianca a quelli che porteranno alla realizzazione di un nuovo ecocentro nella zona dei Prà di Vizi, per poi mandare in pensione il punto di raccolta e riciclaggio in via Molino 1 (zona Boscioredo).

L’inizio dei lavori è previsto a breve, nel corso del prossimo mese di febbraio, come ci conferma il sindaco Luca Pissoglio. Il progetto ha avuto una lunga gestazione e in un primo tempo le autorità del borgo pensavano a una collaborazione con i vicini di Losone. Ma l’idea di un centro unico, per ragioni diverse, era stata ‘cestinata’. Ascona ha quindi continuato per la sua strada, acquistando la parte di terreno di Losone, adattando le dimensioni alle nuove esigenze e ottenendo il credito per la costruzione.

La spesa globale ammonterà a circa 1,2 milioni di franchi; una cifra alla quale andranno aggiunti altri 875mila franchi per gli annessi magazzini comunali. Diversi gli aspetti che sono stati approfonditi dagli architetti e dagli ingegneri: oltre a risolvere le questioni legate alla viabilità e a trovare le soluzioni pratiche migliori per gli utenti, si è posto l’accento sulle schermature, sia visive sia foniche. Infatti, nei pressi sorgono caseggiati d’appartamenti e terreni da costruzione pregiati. «L’obiettivo – spiega Pissoglio – è quello di ridurre al minimo i problemi per chi abita nel quartiere». Un quartiere in crescita e che si è sviluppato in modo esponenziale (con decine di alloggi, soprattutto primari) nel corso dell’ultimo decennio.

Sarà pronto a fine anno

La superficie di terreno occupata dall’impianto sarà di quasi duemila metri quadri (220 per l’edificio e oltre 1'700 per il piazzale). Saranno posati in vasche di cemento armato otto contenitori interrati da 5 metri cubi ciascuno per i diversi materiali da riciclare (Pet, alluminio e vetro). Gli stessi saranno affiancati da cinque benne da 28 metri cubi – con tanto di coperchio – per la raccolta di ferro, legno, scarti ingombranti e carta (per quest’ultima ci sarà pure una benna dotata di pressa). Nel progetto anche l’illuminazione, la videosorveglianza, due idranti e la rete idrica per il servizio pulizia.

La struttura sarà funzionale e prevede un percorso per i veicoli ad anello, che non va a toccare le strade collettrici della zona. A nord, verso la zona residenziale, ci sarà una costruzione coperta e chiusa sui tre lati; lì si svolgeranno le attività che non generano particolari disturbi come la raccolta dei rifiuti speciali e le bancarelle per lo scambio dell’usato (attività considerata importante dal Municipio). Centralmente sarà edificato un ufficio riscaldato per il custode. Poco distante ci sarà l’area con le benne e quindi quella con i cassonetti interrati accessibile pure dall’esterno e con orari prolungati rispetto al resto dell’ecocentro. L’intera struttura, pavimentata ad asfalto, sarà recintata (altezza due metri) per impedire l’accesso selvaggio; alle entrate saranno montati cancelli elettrici o manuali. L’ecocentro, se tutto procederà come deve, sarà inaugurato a fine anno, appena prima dell’introduzione della tassa sul sacco, che cambierà il sistema di pagamento per raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, adattandolo alle direttive emanate dal Cantone per tutto il territorio ticinese.

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