Locarno

Compostaggio, il Tf boccia Compodino: bacchettati Comune di Locarno, Cantone e Tram

Rino Bassi ottiene ragione
14 ottobre 2017
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Infine, dopo tanto insistere, Rino Bassi ce l'ha fatta. Il titolare della Tricomix di Cadenazzo, ditta che nel pieno rispetto delle norme cantonali e federali raccoglie, smaltisce e trasforma in terriccio i rifiuti vegetali tramite il proprio moderno impianto inaugurato quattro anni fa con un investimento di oltre tre milioni, ha ottenuto ragione davanti al Tribunale federale.

Come appreso dalla 'Regione', con una sentenza del 5 ottobre la massima corte elvetica ha accolto il suo ricorso contro l'aggiudicazione di un appalto triennale (2017/19) decisa dalla Città di Locarno a favore della Compodino situata sul Piano di Magadino in territorio di Locarno, fra Gordola e Riazzino. Struttura, ricordiamo, contro la quale da anni vengono sollevate critiche sia perché probabilmente all'origine delle note puzze percepite nella vicina zona residenziale, sia perché l'impianto risulta da sempre privo di basi legali, svolgendo un'attività che esula dalla destinazione agricola dell'ampio terreno. E sono quasi 30 anni.

Una differenza di 20mila franchi 

A dividere i due concorrenti erano soltanto 20mila franchi: Compodino (patrocinata dall'avvocata Francesca Nicora) la più vantaggiosa con un'offerta di poco superiore ai 300mila franchi; Tricomix seconda. Il Municipio di Locarno ha dunque optato per Compodino. Tricomix, patrocinata dall'avvocato Filippo Gianoni, ha impugnato l'aggiudicazione con un primo ricorso al Tribunale amministrativo cantonale (respinto lo scorso aprile) e con un secondo al Tf (ora accolto).

Da quasi 30 anni senza licenza edilizia

Rino Bassi lo ha fatto ritenendo violato il principio della parità di trattamento, della buona fede e della concorrenza efficace. E questo perché, nonostante molteplici tentativi intrapresi a livello comunale e cantonale, mai è stata rilasciata a Compodino una licenza edilizia per il suo impianto, ma solo un'autorizzazione ricevuta nel 1988 dall'allora Dipartimento delle pubbliche costruzioni, revocata l'anno successivo per decisione giudiziaria. Da allora, tutte le istanze coinvolte hanno accettato un regime di transitorietà. Che però ora il Tribunale federale 'fucila'. Questo pur essendo Compodino regolarmente iscritta nell'elenco delle ditte autoritzzate per l'attività di compostaggio.

Lesa la Costituzione federale

Per il Tf questa situazione ambigua che si trascina da un trentennio lede l'articolo 9 della Costituzione federale, secondo cui oggetto di procedure di aggiudicazione possono essere solo beni e prestazioni forniti nel pieno rispetto dell'ordinamento giuriudico. Punto, questo, che non necessariamente va indicato nel bando di concorso, poiché ritenuto implicito.

Decisioni illecite: ora basta

Un duro monito dunque da Losanna a tutte quelle autorità ticinesi che per tre decenni hanno rispettivamente dato incarichi all'illegale Compodino, o respinto ricorsi contro tali aggiudicazioni. Conseguenza: l'appalto in questione va dato alla Tricomix, che va pure risarcita per le spese legali sostenute. A Comune di Locarno, Cantone e Tram il compito di trarne le debite conseguenze, anche politiche. Per Compodino, va da sé, questa sentenza comporterà 'de facto' la cessazione dell'attività. A meno che si trovi un'alternativa in zona, a suo tempo individuata a Cugnasco.

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