Locarno

Il Castello Visconteo si “svecchia”

6 luglio 2017
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Negli scorsi giorni sono stati portati a termine due progetti con l’obiettivo di valorizzare la storia e l’archeologia locarnese. Lo rende noto la Città, in una nota stampa nella quale fa sapere che si stanno progressivamente e ulteriormente valorizzando i contenuti museali attraverso una serie di accorgimenti tecnico-logistici. A cominciare dal rinnovato cartello posto all’entrata con indicate le diverse esposizioni che sono presenti nella struttura (in particolare quella dedicata ai reperti archeologici e quella sulla Conferenza della Pace).  Inoltre si è provveduto a un parziale riallestimento dell’esposizione archeologica, che ospita una rinomata collezione di vetri romani, con una nuova disposizione delle diverse vetrine contenenti i reperti, in modo da far risaltare al meglio gli spazi monumentali del Castello Visconteo stesso. La grafica delle didascalie è stata rivista così da renderle più discrete favorendo una maggiore visibilità degli oggetti all’interno delle bacheche. Una carta dei ritrovamenti permette ora di visualizzare i luoghi di ritrovamento dei reperti esposti, che coprono l’ampio arco cronologico che va dall’Epoca del Bronzo fino all’epoca imperiale romana. Tutte le informazioni riportate sui pannelli esplicativi sono state tradotte per favorire i turisti e sono consultabili in più lingue. Parallelamente è stato portato a termine il “Percorso della pace”. In una decina di luoghi nella città, significativi per il Patto di Locarno firmato nel 1925, sono stati posati dei pannelli informativi per ricordare lo storico evento. Il “Percorso della pace” rinvia alla mostra permanente sul Patto di Locarno ospitata al piano superiore del Castello Visconteo, il cui allestimento è stato anch’esso nel frattempo rinnovato e sarà visitabile a partire dall’autunno. Da sottolineare, infine, che per il Castello Visconteo sono in programma a breve-medio termine ulteriori interventi di valorizzazione. In vista di metter mano al manufatto è stato creato un apposito gruppo di lavoro che comprende rappresentanti del Comune e del Cantone. Esso elaborerà uno studio analitico del Castello nei suoi molteplici aspetti storico, architettonico, monumentale, tecnico, ecc.). Nel frattempo è stato attribuito uno specifico mandato a un architetto per studiare proposte d’intervento e fare una prima valutazione dei costi a seconda dell’obiettivo, ovvero nel caso di un restauro di base oppure di una ristrutturazione più ampia o completa).

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