Locarno

Per l'impianto di compostaggio al Carcale i Verdi scrivono a Berna: 'Grave violazione...'

Critiche a Città e Cantone
29 novembre 2016
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L’impianto di compostaggio della Compodino Sa al Carcale (territorio di Locarno sul Piano di Magadino) costituisce “una grave violazione della Legge federale sulla pianificazione del territorio”. Così due consiglieri comunali dei Verdi della Città, Pierluigi Zanchi e Francesca Machado-Zorilla, hanno deciso di inviare una segnalazione a Stephan Scheidegger, dell’Ufficio federale dello sviluppo territoriale a Berna. Contemporaneamente i due hanno inoltrato un’interpellanza con diverse domande al Municipio, ricordando che il Consiglio di Stato recentemente ha ammesso esplicitamente “che la ditta opera sull’area situata sul Piano senza alcuna autorizzazione e dunque in modo abusivo”. Nella raccomandata spedita a Berna si ricordano le vicissitudini legate all’impianto industriale che da oltre vent’anno si occupa di compostare gli scarti vegetali, creando disagi alla popolazione. Gli interventi presso Comune e Cantone “non hanno sortito alcun effetto”. Nel 2009 la modifica del Pr per sanare la situazione non superò lo scoglio del Consiglio comunale. È invece notizia recente il deposito della variante di Piano di utilizzazione cantonale Puc del Parco del Piano, che permetterà la realizzazione di un nuovo impianto regionale di compostaggio (con sfruttamento del biogas) al Pizzante 2, su un’area di circa 12mila metri quadri. La documentazione è nelle cancellerie comunali delle località toccate dal Parco. Tuttavia la trasformazione di questa zona agricola in zona industriale non piace ai Verdi: “Le parcelle sono fra l’altro confinanti con la zona di paesaggio palustre d’importanza nazionale e con zone nucleo di riserva naturale. La proposta oltretutto sarebbe infelice per l’aggravio di traffico di camion su strade agricole strette in pieno Parco”. E ancora: “Giova qui ricordare che l’impianto di compostaggio e biogas della Compodino Sa non fu mai approvato malgrado i ricorsi dei proprietari. Nonostante ciò, il Consiglio di Stato, il Dipartimento del territorio e il Municipio di Locarno continuano a tollerare questa situazione chiaramente illegale da decenni e che comporta esalazioni inammissibili soprattutto per i cittadini di Gordola”. Se da una parte il Cantone giudica abusiva la situazione, da quell’altra “giustifica l’inammissibile tolleranza dell’impianto ricorrendo all’interesse pubblico”. E infatti sono molti i Comuni, fra cui Locarno, a rivolgersi alla Compodino, anziché a un’altra ditta vicina che è a norma di legge.

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