Due anni e 8 mesi di detenzione per truffa per mestiere sono stati inflitti oggi dalle Criminali di Locarno (a Lugano) all'uomo che adescava le donne in rete, faceva credere loro di essere benestante, ma poi inventando delle scuse si faceva prestare dei soldi (che ovviamente non restituiva). Si parla di 25 vittime fra il 2002 e il 2005, per un maltolto di 150mila franchi. La Corte era presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, l'accusa sostenuta dal pp Andrea Maria Balerna e l'imputato difeso dall'avvocato Sabrina Aldi.