La Polizia dei Grigioni non licenzia due aspiranti sospesi per razzismo e sessismo.
La Polizia cantonale dei Grigioni ha deciso di non licenziare due aspiranti poliziotti sospesi in seguito ad accuse di razzismo e sessismo. La notizia, inizialmente riportata da SRF, è stata confermata oggi dall'agenzia Keystone-ATS. Nel frattempo, i Verdi Grigioni hanno richiesto maggiore trasparenza sulla decisione delle forze dell'ordine.
Secondo il portavoce della polizia, non sono emersi motivi sufficienti per procedere con il licenziamento o le dimissioni dei due allievi, che hanno comunque scelto di interrompere la loro formazione presso la scuola di polizia di Amriswil, nel Canton Turgovia. Attualmente, si sta valutando la possibilità di un loro impiego interno.
I due aspiranti, insieme ad altri tre, avevano iniziato il corso presso la scuola di polizia della Svizzera orientale il primo ottobre. Poco dopo, si sono resi protagonisti di dichiarazioni razziste e sessiste all'interno dell'istituto. Marcus Kradolfer, direttore del Centro di formazione, ha dichiarato a Keystone-ATS che tali affermazioni hanno diffamato e discriminato specifici gruppi di persone.
Il comportamento dei cinque allievi è stato condannato "con la massima fermezza" dalla comandante e dai comandanti del Concordato di polizia della Svizzera orientale (Ostpol) e dalla direzione del Centro di formazione di Amriswil. È stato sottolineato che tali atteggiamenti non devono trovare spazio né nella polizia né nel centro di formazione. Gli allievi hanno violato il regolamento scolastico e il Codice per l'Etica della Polizia.
A differenza del Canton Grigioni, le polizie cantonali di Turgovia e San Gallo, insieme alla polizia municipale di San Gallo, hanno deciso di dimettere i loro allievi coinvolti. Il futuro dei due aspiranti grigionesi rimane incerto.
Nel pomeriggio, la questione ha assunto una dimensione politica. I Verdi Grigioni, attraverso un comunicato stampa, hanno chiesto chiarezza sulla decisione della Polizia cantonale di non licenziare i due allievi. Il partito ha sollecitato una comunicazione aperta sulla decisione e sul futuro impiego o eventuale licenziamento dei giovani, ribadendo che "anche all'interno della Polizia cantonale dei Grigioni deve vigere tolleranza zero".