Dopo i malumori espressi, è stato definito un luogo in zona Arvigo dove depositare il materiale che viene poi trasportato ai monti
Il Municipio di Calanca ha definito un luogo, nella zona di Arvigo, dove depositare il materiale che viene poi trasportato ai monti tramite elicottero. E questo perché finora la situazione non era regolamentata e ognuno faceva un po’ come voleva, generando alcuni malumori, legati al disturbo provocato sia dai voli (che generano polvere e rumore ad esempio nelle vicinanze di abitazioni o campeggi), sia proprio al deposito di materiale su prati dove viene ad esempio fatto il fieno. Malumori che erano emersi durante l’Assemblea comunale del 20 dicembre. L’Esecutivo aveva quindi informato la popolazione di essere a conoscenza della problematica legata all’utilizzo di elicotteri per scopi privati e che si sarebbe impegnato a trovare una soluzione. E così ha fatto, definendo appunto un luogo dove gli elicotteri possono partire e atterrare senza generare troppo disturbo.
Come noto il Municipio tiene molto alla cura e alla valorizzazione del territorio. E in questo senso dovrebbe partire a breve la procedura di appalto per i lavori di risanamento dell’antica mulattiera che parte dagli 800 metri di Arvigo e arriva ai 1’100 di Braggio, il cui credito di 300mila franchi era stato approvato nel 2023. Mulattiera che viene percorsa quasi esclusivamente a scopi turistici e di svago: fa parte della rete dei sentieri escursionistici ufficiali ed è menzionata come diramazione rilevante dell’itinerario culturale ViaCalanca.
E proprio nell’ambito della ViaCalanca – sentiero escursionistico che attraversa tutta la valle – è anche previsto un ponte tibetano sulla Calancasca per collegare le frazioni di Bodio e Cauco, così da aumentare la sicurezza per i pedoni (attualmente l’unica possibilità è quella di percorrere la strada cantonale) e valorizzare il territorio. Progetto, ancora in elaborazione, che l’Esecutivo intende portare avanti, ma che ha subìto un rallentamento: il ritardo nella presentazione dell’investimento è infatti dovuto al fatto che negli ultimi mesi il progettista si è concentrato su questioni più urgenti legate all’alluvione dello scorso 21 giugno in Mesolcina. Gli eventi naturali estremi della scorsa estate hanno inoltre danneggiato anche un tratto della strada forestale Cauco-Braggio, un’importante via di accesso ai boschi di protezione con elevata necessità di trattamenti selvicolturali. Durante l’ultima assemblea è quindi stato approvato un credito di 250mila franchi (previsto un sussidio cantonale del 77%) per ripristinare i danni.