Grigioni

Calancasca, quattro sì dai Comuni per il riscatto degli impianti

La popolazione di Roveredo, Grono, Buseno e Castaneda plebiscita il progetto, e relativo finanziamento, lanciato insieme al Cantone

La diga di Buseno
12 marzo 2023
|

Uniti per entrare in possesso degli impianti della centrale idroelettrica di proprietà della Calancasca Sa controllata dai gruppi Axpo di Baden e Centralschweizerische Kraftwerke Ag di Lucerna. Esito netto oggi dalle urne di Grono e Roveredo (dopo le recenti decisioni dei rispettivi Consigli comunali), come pure venerdì scorso a Buseno e giovedì a Castaneda in occasione delle due Assemblee comunali, nei confronti della strategia messa in atto dai quattro Comuni insieme al Cantone con orizzonte fine 2028, ossia allo scadere delle attuali concessioni firmate oltre un secolo fa. Gli aventi diritto di voto si allineano dunque alla volontà delle rispettive autorità di avere in futuro un maggior controllo locale sulla produzione idroelettrica che sfrutta le acque del fiume turbinate nella centrale Sassello di Roveredo. Insieme al principio è stato parallelamente avallato il credito quadro pari a mezzo milione che sarà a carico del Cantone nella misura del 46,6% (233’000 franchi) e dei Comuni concedenti con Buseno a quota 19,1% (95’500 franchi) seguito da Castaneda col 16,9% (84’500), Grono col 14% (70’000) e Roveredo col 3,4% (17’000). Il progetto di concessione, che verrà elaborato dallo speciale gruppo di lavoro già attivatosi per questa prima fase, richiederà ulteriori 600’000 franchi da suddividere con la medesima chiave di riparto: in questo caso il Cc di Grono ha già stanziato la cifra di sua competenza lo scorso dicembre, idem il Municipio di Roveredo in ottobre, e infine luce verde giovedì e venerdì anche dalle Assemblee comunali di Buseno e Castaneda.

Probabile una nuova Sa controllata da Comuni e Cantone

La storia dell’impianto è secolare, avendo i Comuni di Buseno, Castaneda e Grono rilasciato nel 1918 alla Calancasca Sa il diritto di sfruttamento delle forze idriche del fiume. II Comune di Roveredo, a sua volta, ha rilasciato un’analoga concessione nel 2019. Tuttavia l’impianto è entrato in funzione soltanto nel 1951. Impianto formato in particolare dal bacino di accumulazione in località Molina (Buseno) con un volume di 60’000 metri cubi. La turbinazione dell’acqua avviene dopo un salto di 386 metri nella centrale di Roveredo. Le due concessioni scadono il 29 dicembre 2028. Ci sono quindi quasi cinque anni di tempo. Comuni e Cantone diventano comproprietari. Se uno o più Comuni intendono rinunciare alla loro quota di impianti, i restanti Comuni concedenti sono autorizzati ad assumere la quota contro indennizzo. Solo nel caso di rinuncia dei Comuni restanti spetta lo stesso diritto al Cantone. Fra le opzioni al vaglio per la futura gestione viene ritenuta ottimale, per il momento, la costituzione di una nuova società idroelettrica come impresa partner con partecipazione maggioritaria dei Comuni e del Cantone.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE