Grigioni

Disastro di Bondo, partiti i lavori per proteggere la Val Bregaglia

Nei prossimi quattro anni e mezzo saranno costruite dighe di protezione, nuovi ponti e strade, mentre una linea elettrica ad alta tensione verrà interrata

(Keystone)
11 settembre 2021
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A quattro anni dalla frana del pizzo Cengalo, costata la vita a otto escursionisti mai più ritrovati, sono partiti in Val Bregaglia i lavori per proteggere a lungo termine le frazioni di Bondo, Spino, Sottoponte e Promontogno.

Nei prossimi quattro anni e mezzo saranno costruite dighe di protezione, nuovi ponti e strade, mentre una linea elettrica ad alta tensione verrà interrata, informano le autorità del comune di Bregaglia (GR) in un comunicato odierno. Le opere costeranno 42 milioni di franchi, per circa due terzi finanziati da Confederazione e cantone; il comune dovrà prendersi a carico circa 13 milioni, la maggior parte dei quali sarà coperto da donazioni.

Oggi è stata posta la prima pietra dei lavori, presenti fra l'altro il sindaco Fernando Giovanoli, il presidente del governo retico Mario Cavigelli e la direttrice dell'Ufficio federale dell'ambiente (Ufam) Katrin Schneeberger.

Giovanoli ha ricordato le otto persone morte nella frana del 23 agosto 2017 e allo stesso tempo ha sottolineato il grande coinvolgimento e la solidarietà che gli eventi hanno scatenato. "Fin dal primo giorno, la popolazione colpita della valle si è sentita sostenuta dal comune, dal cantone, dalla Confederazione e da centinaia di migliaia di svizzeri che hanno donato o partecipato in altri modi", ha affermato il sindaco, stando al comunicato.

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