Grigioni

Tunnel di San Fedele, possibili margini di miglioramento

La galleria è sicura, è stato ribadito in un incontro oggi a Berna, ma non si escludono futuri interventi. Censi: 'Soddisfatti ma seguiremo gli sviluppi'

Il granconsigliere mesolcinese Samuele Censi
2 dicembre 2020
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Il tema della sicurezza all’interno del tunnel San Fedele sull’A13 a Roveredo è stato al centro di un incontro stamattina a Palazzo federale a Berna: la direttrice del Dipartimento federale dell'ambiente, dei trasporti, dell'energia e delle comunicazioni (Datec) e presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga ha accolto il consigliere nazionale Martin Candinas, il consigliere di Stato retico Mario Cavigelli e, in rappresentanza dei politici locali che si erano attivati sul tema tramite una lettera aperta, il granconsigliere grigionese e sindaco di Grono Samuele Censi.

Tra le richieste di Censi e degli altri due deputati del Circolo di Roveredo Nicoletta Noi-Togni e Manuel Atanes, ricordiamo, vi era la posa di apposite e moderne barriere centrali, amovibili per permettere l'accesso ai mezzi di soccorso, allo scopo di ridurre ulteriormente il rischio di collisioni frontali nella galleria inaugurata nel novembre 2016. Da allora al suo interno vi sono infatti stati quattro incidenti gravi, di cui uno mortale, e il tema è stato affrontato anche dai consiglieri nazionali Marco Chiesa e Fabio Regazzi. Come aveva risposto il Consiglio federale alle domande inoltrate a inizio autunno da Candinas, oggi è stato ribadito - anche grazie alla presenza del direttore di Ustra Jürg Röthlisberger - che la sicurezza del tunnel è garantita.

«L’incontro di lavoro - commenta Samuele Censi da noi contattato - ha permesso di ribadire le nostre preoccupazioni. Siamo piuttosto soddisfatti del suo esito e continueremo a seguire gli sviluppi». Nell’ambito di alcuni dati relativi al tunnel, è stato sottolineato che sono state effettuate delle perizie e che la situazione viene monitorata e rimane dunque sotto osservazione. In particolare sono stati riconosciuti dei margini di miglioramento della sicurezza per quanto riguarda l’ingresso della galleria, ovvero dove le corsie passano da due a una. Ma valutazioni ed eventuali nuovi interventi in tal senso, anche in collaborazione con la Polizia cantonale, sono ancora in corso.

Giustificata la canna unica

Per quanto riguarda la presenza di un’unica canna, in base alle direttive federali durante la progettazione bisogna prevedere due tunnel con traffico unidirezionale se si calcola che il volume di traffico supererà i 10'000 veicoli al giorno per corsia (per un totale di 20'000 in entrambe le direzioni). Una cifra che non viene raggiunta a Roveredo, dove il numero di veicoli è di circa 13mila al giorno. In occasione dell’incontro (avvenuto a ranghi ridotti nel rispetto delle misure anti pandemiche) gli interlocutori hanno affrontato anche in generale il tema della sicurezza sull’intera autostrada A13, vista la presenza del capo Dipartimento infrastrutture, energia e mobilità dei Grigioni Mario Cavigelli.

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