Bellinzonese

La nuova palestra di Lodrino avrà tribune telescopiche

Il Legislativo di Riviera ha anche deciso di disdire la convenzione sul Servizio sociale intercomunale e di limitare la posa di antenne di telefonia

Il Preventivo 2026 stima un disavanzo di 361’650 franchi. Moltiplicatore invariato al 95%
(Ti-Press)
18 dicembre 2025
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Le tribune telescopiche nella nuova palestra di Lodrino si faranno, la convenzione sul Servizio sociale intercomunale è stata disdetta, mentre la variante di Piano regolatore (Pr) che limita la posa di antenne telefoniche è stata adottata. Decisioni che sono state prese dal Consiglio comunale di Riviera, riunitosi in seduta lo scorso 17 dicembre. Il Legislativo ha anche approvato il Preventivo 2026 che stima un disavanzo di 361’650 franchi, mantenendo invariato il moltiplicatore d'imposta al 95%.

Promozione di sport, salute e cultura

Partiamo dal tema che ha generato qualche divisione politica, ovvero l’aggiunta di tribune telescopiche alla nuova palestra doppia prevista nell'ambito della futura sede della scuola media di Lodrino. A far discutere è stato in particolare il fatto che il Cantone ha sì accolto la richiesta del Muncipio di inserire anche questa infrastruttura nel progetto di quasi 42 milioni di franchi, ma con la condizione che a pagarla fosse interamente il Comune. È così sorta la domanda se quest'opera fosse un’occasione da non perdere o una spesa troppo onerosa – in un contesto economico non dei più facili (come dimostrano le stime del Preventivo) – rispetto ai possibili benefici per la popolazione e in particolare per le società sportive e culturali della regione. Ad avere la meglio è dunque stata l'opinione della maggioranza del Legislativo che fosse un treno da non perdere: con queste tribune sarà possibile organizzare manifestazioni di alto livello, promuovendo sport, salute e cultura.

Garantire un tessuto sociale sano e forte

Altro tema caldo: la richiesta di disdire la convenzione stipulata nel 2012 con i Comuni di Biasca, Pollegio e Personico concernente il Servizio sociale intercomunale. Richiesta di disdetta – accolta dal Consiglio comunale – che non era legata alla qualità del servizio, ma al fatto che Riviera contribuisse finanziariamente in modo – secondo il Municipio – spropositato rispetto ai casi trattati. Concretamente nel 2024 le persone fragili aiutate nel Comune di Riviera sono state il 19,35% del totale, mentre la quota parte è del 36,93%, pari a oltre 70mila franchi. Una cifra che potrebbe invece essere utilizzata per internalizzare il servizio, con benefici – secondo l’Esecutivo – di non poco conto: indipendenza per quanto riguarda le modalità operative (con la convenzione sono demandate a Biasca), così come vicinanza e conoscenza del territorio da parte dell'operatore sociale. La disdetta della convenzione è dunque stata ritenuta un’opportunità per garantire in modo più efficiente un tessuto sociale sano e forte. L'accordo resterà in vigore sino a fine 2026. Di conseguenza il nuovo Servizio sociale del Comune di Riviera (con una dotazione stimata a 0,3-0,5 unità) sarà implementato nel 2027.

Compromesso tra qualità di vita e accesso alla tecnologia

Durante la seduta è poi stata affrontata un’altra questione sentita da parte della popolazione, ovvero quella relativa alla diffusione delle antenne per telefonia mobile. Antenne che da un lato possono generare disagio (anche solo psicologico) nei cittadini, compromettendo la qualità di vita e del paesaggio, ma che dall'altro assicurano un adeguato approvvigionamento dei servizi, garantendo l’accesso alla tecnologia. Il Municipio ha dunque proposto una variante di Pr – accolta dalla maggioranza del Legislativo – per disciplinare la posa di queste infrastrutture da parte degli operatori di telefonia mobile. Si tratta di un compromesso tra i diversi interessi che concretamente indica dove è possibile costruire (ad esempio su infrastrutture che fanno già parte del paesaggio antropizzato) e in quali zone, invece, la presenza di antenne non è ammessa (ad esempio in prossimità di edifici religiosi, zone di svago o scuole). Sarà inoltre applicato un modello a cascata che, per la posa di queste infrastrutture, prevede di priorizzare le zone per il lavoro (industriali, artigianali, per depositi e cave), rispetto alle zone residenziali con contenuti artigianali e rispetto alle aree prevalentemente residenziali e di nucleo (priorità 3). In sostanza anche in queste ultime zone non dovrebbero sorgere antenne. Insomma, con questa variante di Pr l’Esecutivo ritiene ragionevoli le restrizioni imposte agli operatori.

Trasporto pubblico e mobilità lenta piuttosto che uno svincolo autostradale

Non da ultimo, durante la seduta il Municipio ha anche risposto a un’interpellanza di Adriano Alari (Plr) che chiedeva di valutare la realizzazione di uno svincolo autostradale che servisse il comune. Municipio che ha da un lato riconosciuto che il tratto tra Bellinzona nord e Biasca è il più lungo in Ticino senza svincoli. Dall'altro, però, non ritiene che tale progetto sia al momento necessario: le connessioni stradali con gli altri centri cantonali e l’autostrada sono considerate confacenti, e non risultano richieste in tal senso da parte di cittadini o aziende. Anzi, con uno svincolo vi sarebbe il rischio di sovraccaricare le arterie stradali nelle sue immediate vicinanze, senza dimenticare il potenziale sacrificio di preziose zone agricole per realizzare l’opera. Non da ultimo l’Esecutivo ricorda che, trattandosi di una questione di competenza federale, il margine di manovra del Comune è praticamente nullo. Di conseguenza preferisce investire energie e risorse in altri ambiti, come nel potenziamento del trasporto pubblico e della mobilità lenta, rendendo così Riviera un luogo ancora più attrattivo per nuovi cittadini e famiglie. In questo contesto l’Esecutivo ritiene la riapertura della stazione Osogna-Cresciano e la passerella ciclopedonale Lodrino-Osogna due progetti molto importanti in termini di ricaduta positiva sul territorio.

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