L’Mps interroga il Municipio di Bellinzona sul ventilato abbandono della soluzione ex Birreria a favore dello stabile di Sant’Antonino

L'ipotizzato insediamento della caserma dei pompieri di Bellinzona nell'ex immobile Lati a Sant'Antonino non raccoglie unanime approvazione. Prendendo lo spunto dall'articolo apparso su laRegione sabato 13 dicembre, i consiglieri comunali Matteo Pronzini e Martino Colombo (Mps) interrogano il Municipio cittadino sulla scelta fatta che prevede l’abbandono dell’ipotesi di trasferimento all’ex Birreria di Carasso, comportando così un investimento minore (30 milioni al posto di 43). Cifre a parte, l'Mps dubita dell’effettiva convenienza complessiva dell’operazione.
Pronzini e Colombo ricordano che Sant'Antonino, pur rientrando nel comprensorio di competenza dei pompieri di Bellinzona, “è uno dei Comuni che non hanno aderito all'aggregazione alla Città. La collocazione della caserma fuori dal territorio cittadino solleva quindi importanti perplessità sotto il profilo logistico e operativo, soprattutto se confrontata con la soluzione dell’ex Birreria, situata in prossimità del centro cittadino e delle principali arterie di collegamento nord-sud”.
Una caserma a Sant'Antonino, insomma, sarebbe troppo lontana dal centro nevralgico della Città e non risulterebbe chiaro se “il centro cittadino di Bellinzona sarebbe ancora coperto in tempi d’intervento considerati adeguati”. Senza dimenticare l'incidenza del traffico che rende particolarmente difficoltoso l'accesso alla zona, in particolare nelle ore del tardo pomeriggio, ciò che “potrebbe incidere negativamente sia sull’afflusso dei militi volontari in caserma, sia sull’uscita dei mezzi di intervento”.
I consiglieri comunali dell'Mps mettono inoltre sul tavolo due questioni supplementari: il timore che “lo spostamento della caserma possa rappresentare un passo indiretto verso un progressivo passaggio al professionismo sulle 24 ore” e le voci di una possibile creazione di un distaccamento nord per garantire prontezza di intervento nella parte settentrionale del comprensorio, con un conseguente aumento dei costi complessivi dell'operazione.
Al Muncipio si chiede dunque quali studi e valutazioni tecniche sono stati effettuati per confrontare in modo completo e oggettivo le due soluzioni; se è stata valutata l’adeguatezza dei tempi di intervento verso il centro cittadino; se sono state prese in considerazione le problematiche legate al traffico; come si intende garantire la prontezza della prima partenza nei periodi di traffico intenso; se è stata valutata l’ipotesi di un passaggio al professionismo sulle 24 ore; se corrispondono al vero le voci relative alla necessità di istituire un distaccamento nord; quali interventi di ristrutturazione sono previsti per l’ex immobile Lati; se il Corpo pompieri è stato formalmente consultato; se la cittadinanza è stata o verrà coinvolta in qualche forma di consultazione. Alcune risposte dovrebbero giungere col messaggio municipale, imminente, per la richiesta si credito.