Fabrizio Sirica e Maurizio Canetta (Ps) chiedono lumi al Consiglio di Stato, invitandolo a chiarire la situazione
"Condizioni di lavoro perlomeno discutibili". I granconsiglieri Ps Fabrizio Sirica e Maurizio Canetta si riferiscono al centro logistico, a Sant’Antonino, per la gestione dei resi di Zalando – che ha appaltato i lavori alla società statunitense Gxo – dove sono previsti circa 200 impieghi. Lo stabile in questione – di proprietà di Kering – era occupato da Luxury Goods International (Lgi) che negli ultimi anni ha fortemente ridotto la sua presenza in Ticino. E molti lavoratori "continuano a operare per le stesse aziende che forniscono lavoro interinale che già operavano per Kering", si legge nella relativa interpellanza indirizzata al Consiglio di Stato. Stando a Sirica e Canetta, gli impiegati "sono costretti da anni (dunque già per la gestione precedente) a lavorare per agenzie interinali, con stipendi al limite del salario minimo, ma soprattutto senza garanzia di continuità e con notevoli sbalzi di orari e di giorni di impiego". Le testimonianze raccolte da ‘La Domeinca’ "riferiscono di chiamate da una settimana all’altra o anche da un giorno all’altro con comunicazioni attraverso messaggi sms o WhatsApp". Insomma, secondo i due granconsiglieri Ps, "c’è una preoccupante continuità con la situazione precedente, contrassegnata da opacità aziendale, dismissione di responsabilità di Zalando, condizioni di precariato e rischio di dumping salariale praticato dalla Gxo e dalle agenzie di lavoro interinale".
Sirica e Canetta chiedono quindi al Consiglio di Stato informazioni sulla "situazione aziendale a Sant’Antonino" e più precisamente "chi è il reale proprietario dell’azienda" e "chi risponde della correttezza dell’applicazione della legge sul lavoro". Consiglio di Stato che recentemente, rispondendo a due interpellanze di Udc e Mps, ha indicato che il Cantone ha allacciato un contatto con chi al momento gestisce il centro logistico in Ticino, senza però precisare di quale azienda si tratti. I due granconsiglieri domandano quindi al governo se ha intenzione "di chiarire questa situazione con i vertici di chi gestisce il centro logistico". Inoltre: "Le aziende che operano il prestito di personale (lavoro interinale) a favore di Gxo rispettano le norme in vigore (elaborazione dei piani di lavoro, annuncio anticipato dei turni)? L’azienda è sottoposta a un contratto collettivo di lavoro? Se così non fosse, l’ispettorato si è già occupato della situazione a Sant’Antonino? È sempre rispettato il salario minimo legale?". Non da ultimo i due granconsiglieri chiedono se "sono in vista regolarizzazioni di impieghi, passando da contratti da interinali e contratti a tempo indeterminato, come vagamente promesso al tempo del trasferimento del centro logistico dal canton Soletta a Sant’Antonino".