Attualmente vi è una sola situazione a rischio a nord di Osogna, dove si stanno valutando misure per ridurre il pericolo ‘relativo ai processi di crollo’
Il Municipio di Riviera fornisce un aggiornamento in merito al progetto voluto per aumentare la prontezza di intervento in caso di eventi naturali (frane, allagamenti, esondazioni). L’occasione è data dall’interpellanza presentata dal consigliere comunale Adriano Alari, il quale, alla luce delle alluvioni in Mesolcina e in Vallemaggia avvenute tra giugno e luglio 2024, chiedeva informazioni sul piano d’emergenza comunale. Per la sua elaborazione, nel 2021 il Consiglio comunale aveva approvato un credito di 80mila franchi, sussidiato dal Cantone nella misura dell’80%. Nella risposta, l’Esecutivo indica che il documento è stato elaborato in una versione definitiva a cavallo tra il 2023 e il 2024, con il supporto del progettista e sotto la coordinazione del gruppo di lavoro composto sia da tecnici sia da politici (coinvolti anche i Patriziati come parte attiva dell’organizzazione), poi costituitosi nel cosiddetto Presidio territoriale dopo la relativa Ordinanza municipale presentata a fine 2023. “Sono stati definiti gli obiettivi da proteggere con relativi gradi di priorità, l’analisi e l’elaborazione delle singole schede di intervento, la definizione delle risorse (umane e materiali) necessarie allo svolgimento degli interventi”, afferma il Municipio. Per prendere confidenza con gli strumenti e la metodologia di lavoro che bisognerà utilizzare in caso di evento, nel corso del 2024 è stata effettuata una prima esercitazione alla presenza del Gruppo tecnico e dell’Ufficio dei corsi d’acqua del Dipartimento cantonale del territorio. Un’esercitazione simulata e più specifica si terrà nel corso del 2025, alla quale seguirà una serata pubblicata informativa per la popolazione.
Per quanto riguarda le situazioni potenzialmente a rischio, si indica che “attualmente vi è una situazione monitorata in maniera puntuale concernente il territorio a nord di Osogna, in zona pedemontana”. Per questa situazione il Municipio, con l’appoggio dell’Ufficio dei pericoli naturali, “è in attesa di uno studio preliminare relativo alle misure di protezione potenzialmente attuabili per ridurre il grado di pericolo relativo ai processi di crollo”. Eccezione fatta per questa situazione, nel corso degli anni, si legge ancora nella risposta, “sono avvenuti altri piccoli episodi, per i quali sono sempre stati coinvolti i partner dell’Ufficio dei pericoli naturali, i quali non hanno ravvisato particolari problematiche da sollevare”. In ottica futura, si assicura “un lavoro di accertamento costante da parte del Presidio territoriale”, mantenendo “aggiornato il concetto di risposta agli eventi progettato, attraverso scambi regolari con le ‘sentinelle’ sul territorio per monitorare potenziali situazioni a rischio, sia vecchie che nuove”.