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Braccio di ferro a Lumino: si battaglia anche sulle ordinanze

Il Centro critica la maggioranza municipale che intende togliere compiti alla Commissione consultiva sulle domande di costruzione

6 dicembre 2024
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No all’indebolimento del ruolo svolto dalla Commissione consultiva di esperti in materia di domande di costruzione a Lumino. Lo esprime il gruppo del Centro in Consiglio comunale critico con la recente decisione municipale presa a maggioranza da un assetto partitico un po‘ diverso da quello in carica nella passata legislatura, con i due rappresentanti del Centro messi talvolta in minoranza vista l'uscita di scena della lista rossoverde lo scorso aprile. La decisione municipale in pratica modifica l’ordinanza sulla commissione attenuando le disposizioni attualmente in vigore. Peraltro nel Preventivo comunale 2025, che il Legislativo discuterà il 16 dicembre, la spesa allocata si riduce dai precedenti 35'000 a 5'000 franchi annui.

Cosa cambia

Nel concreto la nuova formulazione, in pubblicazione all'albo comunale, sostituisce il compito di “esaminare e preavvisare le domande relative a progetti pubblici e privati” con un più generico “esame” e “presentazione di valutazioni” di progetti unicamente privati. Inoltre mentre attualmente “solo per ragioni valide e pertinenti il Municipio può scostarsi dal rapporto commissionale”, in futuro le valutazioni commissionali non saranno vincolanti. A sparire sono anche l’esame di domande relative a fabbricati commerciali e artigianali, come pure l’esame dell’impatto ambientale ed energetico. Infine il coinvolgimento della commissione è reso “non obbligatorio e viene insindacabilmente deciso dal Municipio volta per volta”.

La mozione

Nella parte conclusiva il Municipio specifica che la nuova ordinanza, trascorso il termine di pubblicazione di 30 giorni iniziato il 13 novembre, annulla e sostituisce la precedente ed entra in vigore ai sensi dell’articolo 192 Loc; non specifica però che il 192 indica la possibilità di ricorrere al Consiglio di Stato durante la pubblicazione (c’è dunque ancora tempo una settimana). A questo punto qualcuno potrebbe dunque impugnare il nuovo testo davanti al governo. Dal canto suo il gruppo del Centro – che nella nuova ordinanza vede il tentativo di eliminare ogni facoltà della commissione di esprimersi criticamente su progetti con impatti ambientali sensibili, quale potrebbe essere ad esempio quello di Teris (pubblico) volto a realizzare una centrale di teleriscaldamento alimentata a legna naturale e di scarto – tramite una mozione elaborata propone al Cc di modificare l’articolo 18 del Regolamento edilizio comunale. Questo affinché la commissione sia istituita de facto (non è ritenuta sufficiente la sola facoltà d’istituirla) e agisca indipendentemente dalle eventuali richieste o attese municipali.