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Sui treni Tilo più spazio per bici, bagagli e carrozzine

La modifica avviata alle Officine Ffs, nel frattempo sospesa per un inghippo procedurale nella notifica, riguarderà trenta dei 54 convogli della flotta

Le esigenze dell’utenza sono mutate
(Ti-Press)
23 maggio 2024
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Per rispondere alle mutate esigenze dell’utenza, 30 dei 54 treni che costituiscono la flotta Tilo disporranno di più spazio multifunzionale per biciclette, bagagli e carrozzine per bambini. La modifica è iniziata recentemente alle Officine Ffs di Bellinzona, si concluderà entro fine 2027 e riguarda in particolare i veicoli che, essendo in circolazione sin dal 2007, necessitano di un risanamento generale. In questo contesto le Ferrovie hanno colto l’occasione di ricavare uno spazio maggiorato nella zona d’entrata di una delle carrozze che compongono ciascun convoglio. Parallelamente saranno eliminati alcuni sedili così da aumentare la parte di posti in piedi.

Le novità ci vengono esposte da Patrick Walser, portavoce e responsabile comunicazione Ffs della regione sud. Novità segnate però da un inghippo verificatosi a lavori appena avviati. Per poter circolare sulle tratte ticinesi e lombarde, i veicoli modificati necessitano infatti di una notifica delle Ferrovie svizzere all’Agenzia ferroviaria europea (Era). «Notifica che richiede più tempo del previsto per la preparazione della necessaria documentazione». Perciò, fino al completamento della notifica, una piccola parte delle modifiche già eseguite su tre convogli è stata sospesa e lo spazio multifunzionale è stato riportato alla situazione iniziale. In seguito, questo spazio verrà ricreato come da progetto. A ogni modo Walser assicura che «non c’è e non c’è stata nessuna conseguenza sull’esercizio ferroviario». Smentisce così la voce in circolazione, raccolta dalla redazione, secondo cui Trenord, il partner italiano delle Ffs nella società Tilo, avrebbe evidenziato l’anomalia rifiutando di far circolare sul territorio lombardo i treni modificati ma non notificati all’Era.

In seconda classe qualche posto a sedere in meno, di più in prima

Nel dettaglio, i treni vengono modificati in successione e uno dopo l’altro messi in circolazione subito dopo la revisione: «In tutti i convogli saranno tolti otto posti a sedere nella seconda classe a favore di due ulteriori zone multifunzione che risponderanno alla crescente domanda di trasporto nel tempo libero. La prima classe vedrà invece un aumento di quattro posti a sedere sui convogli a quattro casse e di otto posti a sedere sui convogli a sei casse. In totale vi saranno quindi quattro posti a sedere in meno (passeranno da 182 a 178) sui veicoli a quattro casse e un numero invariato (250) di posti a sedere sui veicoli a sei casse». Visto il crescente successo di Tilo, chiediamo, non sarebbe meglio allungare i convogli o aumentare le corse per avere più posti a sedere? «I treni non si possono allungare», risponde Walser: «Sono composizioni fisse e il concetto delle carrozze da attaccare singolarmente non esiste nel traffico regionale ormai da oltre vent’anni. Inoltre, i treni non possono essere più lunghi di 220 metri, che è la lunghezza dei marciapiedi nelle fermate del traffico regionale. Già oggi vengono messi a disposizione veicoli in doppia composizione per soddisfare la domanda laddove necessario».

Sorpresa

Manutenzione parziale per i lunghi treni Giruno

Intanto, sempre nello stabilimento di Bellinzona si è avverato quanto a suo tempo era stato presentato come operazione impossibile: ossia, farci entrare i moderni treni Giruno impiegati sulla linea AlpTransit e sottoporli a manutenzione. Convogli molto lunghi, motivo per cui si è resa necessaria la nuova officina che sorgerà a Castione con un investimento per ora confermato di 580 milioni di franchi. A Bellinzona insomma non ci sarebbe stato spazio a sufficienza. A questo riguardo però le Ffs spiegano che solo una parte della manutenzione dei Giruno viene attualmente svolta nel vecchio stabilimento cittadino grazie all’aggiunta di un nuovo capannone, e che per il resto si fa capo all’officina di Basilea in attesa appunto di Castione. «Considerata la presenza del capannone per la manutenzione una tantum dei treni Astoro (Etr), lavorazione questa già annunciata tre anni fa, è possibile svolgere a Bellinzona anche una parte della manutenzione dei Giruno. Non si tratta di una manutenzione anticipata, bensì regolare. In totale sono 19 treni Astoro e 15 Giruno. Nello specifico, qui viene eseguita la sostituzione fisica dei carrelli dei Giruno, mentre la regolazione finale e la messa in esercizio vengono svolte alle Officine Ffs di Basilea». In definitiva, a Bellinzona «per una questione di spazi e di infrastruttura, viene eseguita solo una parte della manutenzione rispetto a quanto sarà fatto poi a Castione». Questo, annota Walser a nome della direzione, «rappresenta un vantaggio per il personale delle Officine di Bellinzona, che potrà sfruttare questi lavori per fare pratica sui compiti previsti nel futuro stabilimento. L’infrastruttura necessaria, con binari lunghi 250 metri, livellati e con spazi per accedere a tutti i componenti del treno, è stata studiata nel concetto produttivo della nuova officina».

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