Bellinzonese

Panificio di Castione, Coop respinge le accuse dei sindacati

Unia e Ocst parlano di malessere tra i dipendenti e comportamenti vessatori. La catena di distribuzione si distanzia ma non nega delle difficoltà

In sintesi:
  • ‘Provvedimenti necessari per riportare in azienda un clima di lavoro piacevole e stimolante’
  • ‘Dopo lo sciopero del 2023 abbiamo preso sul serio la situazione’
(Ti-Press)
12 aprile 2024
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Malessere tra i dipendenti, comportamenti vessatori dei superiori e licenziamenti al panificio Coop di Castione: la grave situazione descritta questa mattina dai sindacati Unia e Ocst “è una visione delle cose che non confermiamo”, risponde il servizio comunicazione della grande catena di distribuzione che, sollecitata da laRegione, fornisce la propria versione dei fatti in merito alle accuse mosse dai rappresentanti sindacali. Ma prima, una premessa: “La produzione in Ticino è di enorme importanza per Coop. Crediamo nel sito produttivo in questo cantone e vi investiamo moltissimo. La grande panetteria di Castione svolge quindi un ruolo importante nella rete delle panetterie di Coop Società Cooperativa. Negli ultimi cinque anni si è tenuto conto di tale aspetto, ampliando in modo significativo l’organico da 20 a quasi 80 collaboratori e aumentando il volume di produzione. Per Coop è fondamentale operare nelle diverse regioni della Svizzera, specialmente in Ticino”.

‘Non è stato possibile giungere a una soluzione soddisfacente’

Entrando nel merito, Coop riconosce che l'anno scorso (era il 7 febbraio quando parte dei dipendenti del panificio si erano astenuti dal lavoro in segno di protesta, ndr), nel panificio di Castione si è venuta a creare una situazione “non più sostenibile”: Coop “ha preso sul serio tale fatto e ha adottato tutta una serie di provvedimenti per trovare una soluzione. Sono stati effettuati colloqui con tutti i reparti e anche con ogni singola collaboratrice e ogni singolo collaboratore. Sono stati aperti diversi tavoli di confronto con le parti sociali in Ticino e con l’Ispettorato cantonale del lavoro. Con nostro rammarico non è stato possibile giungere a una soluzione soddisfacente”.

‘Provvedimenti necessari per riportare in azienda un clima di lavoro piacevole e stimolante’

Una situazione, prosegue la risposta di Coop, che “ha portato a nuove misure che prevedono anche adeguamenti all’organico. I provvedimenti interessano le collaboratrici e i collaboratori di Castione e hanno lo scopo di riportare in azienda un clima di lavoro piacevole e stimolante. Coop può così garantire la sopravvivenza della grande panetteria di Castione, proseguendone l’attività di produzione nell’importante sede ticinese”. Quali sono state le misure messe in atto da Coop a seguito delle lamentele dell'audit interno imposto dall'Ispettorato del lavoro? “Tra le altre misure, sono stati svolti colloqui individuali con tutti i collaboratori, sessioni informative, un sondaggio tra i collaboratori, l'ottimizzazione della pianificazione della produzione o misure di qualità nella produzione conformi alle direttive nazionali”.

Come giustificate i tre recenti licenziamenti e i due spostamenti? “Con tre persone scioglieremo il contratto in via ordinaria, mentre alle altre due verrà offerto un posto di lavoro alternativo all’interno del Gruppo Coop. Siamo giunti a tale decisione sulla base di un’analisi fondata, tenendo conto anche delle misure disciplinari già in essere. Le motivazioni precise che hanno portato a tale scelta sono soggette alle norme sulla protezione della personalità e non possono pertanto essere rese pubbliche”.

Nessuna dichiarazione sull'assunzione di agenti di sicurezza comparsi mercoledì per sorvegliare lo stabile.

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