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Orti comunali e pista ciclopedonale non fanno l’unanimità

Bellinzona: nella Commissione edilizia la maggioranza Plr, Sinistra e Verdi/Mps pronta a votare subito i 4 milioni. Lega/Udc e Centro sollecitano risposte

Il render mostra come si presenterà la porzione di orti comunali
9 aprile 2024
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Qualche dubbio accompagna il credito di 4 milioni chiesto dal Municipio di Bellinzona a fine febbraio per realizzare un collegamento ciclopedonale di 560 metri – con ai suoi lati orti comunali, aree relax e ludiche nonché tre posteggi con 27 stalli in tutto – nel quartiere della Gerretta e Pratocarasso a Bellinzona. Un terzo della Commissione edilizia preposta a fornire indicazioni al Consiglio comunale in vista della decisione che il plenum adotterà all’inizio della prossima legislatura, non ha infatti firmato il rapporto di maggioranza della relatrice Giulia Petralli (Verdi/Mps) sottoscritto da Plr e Unità di sinistra. Lega/Udc e Centro non si schierano contro il progetto, ma ritengono che l’iter commissionale sia viziato da una fretta eccessiva che impedisce l’approfondimento di alcuni punti ritenuti importanti.

Partiamo dalle opinioni favorevoli: la maggioranza ritiene che il progetto apporti un “miglioramento della qualità di vita per la popolazione della città, ma non solo”. Le piste ciclopedonali “rendono infatti le città più piacevoli e vivibili, creano spazi verdi e promuovono uno stile di vita attivo e sostenibile”. Gli orti comunali “attesi dal 2011”, quando l’allora Cc della vecchia Bellinzona aveva votato la mozione Buzzi-Tettamanti che ne chiedeva la creazione, dal canto loro “promuovono la biodiversità e fungono da importanti spazi dove le persone possono incontrarsi, lavorare insieme e condividere esperienze”. A tal punto che il Municipio “non esclude la possibilità d’istituire corsi di educazione pratica su temi legati all’agricoltura, all’ambiente e alla sostenibilità”. Perciò la maggioranza ritiene che “nonostante l’importante costo, il progetto rappresenti un investimento fondamentale per una città come Bellinzona che vuole sempre più essere a misura d’uomo”. L’auspicio inoltre “è che altre zone siano in futuro convertite a piste ciclopedonali, come delineato dal Piano della mobilità ciclistica presentato recentemente dal Municipio”.

I tempi stringono per i sussidi

Sul fatto che si voglia anticipare quanto possibile la decisione del legislativo, la maggioranza commissionale evidenzia le informazioni ricevute il 26 marzo durante l’incontro avuto col vicesindaco Simone Gianini (capodicastero Territorio e mobilità) e il municipale Henrik Bang (Opere pubbliche). Dapprima è emerso che, contrariamente a quanto avvenuto con altri messaggi municipali, questo sta seguendo la prassi ordinaria: perciò, come richiesto dalla Legge sulle strade, il Municipio deve prima chiedere e ottenere dal Cc il credito e solo successivamente avviare la fase di autorizzazione del progetto. Un altro punto sensibile riguarda la disponibilità dei sussidi federali pari a 777mila franchi per le opere stradali che ammontano a 2,8 milioni. Disponibilità che sarà confermata, annota la maggioranza commissionale, “solo se i lavori avranno inizio entro fine 2025, dopodiché tale possibilità decadrà”. Da qui la decisione di redigere già a fine legislatura il rapporto, “perché un anno e mezzo è un lasso temporale molto breve per poter effettivamente iniziare i lavori”.

‘Un’esigenza ancora attuale?’

Un’accelerazione che i rappresentanti di Lega/Udc e Centro non digeriscono: «Il fatto di non averlo firmato non significa affatto che siamo contrari al progetto – premette Manuela Genetelli di Lega/Udc –, ma a fronte di un investimento così importante, riteniamo che meritino una risposta talune ulteriori nostre domande sorte dopo l’audizione dei due municipali». Partiamo dal progetto in sé: «Poiché sono passate più di tre legislature dalla decisione del Cc sulla mozione Buzzi-Tettamanti, ci chiediamo se la messa a disposizione di orti comunali sia tutt’oggi un’esigenza così sentita dalla popolazione». Sì secondo il Municipio, «ma noi gradiremmo vederci chiaro. Idem sul regolamento di assegnazione e utilizzo dei 36 lotti previsti: quali regole sono previste? Non è dato sapere», sebbene la competenza non sia del Cc ma del Municipio che ha nel frattempo già istituito un gruppo di lavoro. Informazioni di dettaglio «sono necessarie anche in relazione agli accordi presi con i privati per gli espropri previsti» per poco più di 300 metri quadrati. «Idem per i contributi di miglioria» per un incasso previsto di un milione di franchi. Concorda su tutta la linea Pietro Ghisletta (Centro) secondo cui, inoltre, «ancora una volta ci ritroviamo con un investimento nel comparto centrale della città. Ricordo che orti comunali erano previsti anche in altri quartieri, dove invece nulla si è mosso. Perciò mi attendo un chiarimento su tutti questi aspetti prima della seduta fissata per il voto. In caso contrario il gruppo del Centro voterà contro». Infine, una parte della commissione è scettica sulla necessità di prevedere 27 nuovi stalli per auto attorno a un’area destinata unicamente alla mobilità sostenibile.

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