Bellinzonese

Un altro sforzo del Comune per salvare la stazione del Nara

Acquarossa: l’esecutivo propone un contributo straordinario per tre stagioni (300mila franchi) date le gravi difficoltà della Sa che gestisce gli impianti

(Ti-Press)
13 marzo 2024
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Rimane tanta incertezza sul futuro del Nara. Le ambizioni di rilancio sono come noto ancorate al progetto turistico alberghiero denominato Sun Village, considerato dalle autorità comunali come l’unico elemento che possa indurre e giustificare importanti investimenti necessari al riposizionamento del comprensorio sulle quattro stagioni. Del Sun Village si parla ormai da cinque anni, durante i quali si è assistito a dettagliate presentazioni pubbliche, l’ottenimento della licenza edilizia nel 2022 e in generale un grande ottimismo da parte dei promotori. Promotori privati che, tuttavia, da tempo riferiscono di essere ancora alla ricerca dei finanziamenti necessari – si parla di un fondo d’investimento vallesano già attivo su altre analoghe strutture in Svizzera – per un progetto quantificato in circa 60 milioni di franchi.

Nella Valle del Sole l’ottimismo non si attenua, ma le incognite crescono. Tutto ciò mentre a San Bernardino viaggia su un treno ad alta velocità l’operazione finalizzata al rilancio della località turistica mesolcinese con nuove strutture ricettive (diversi cantieri sono già partiti) e la riapertura, già avvenuta quest’inverno, degli impianti di Confin chiusi da un decennio. Proprietario della stazione del Nara, il Comune di Acquarossa lo aveva già messo in chiaro: non potrà essere l’unico a investire le somme milionarie necessarie per destagionalizzare l’offerta turistica e rinnovare gli impianti di risalita.

Questo dovrà semmai avvenire se un gruppo di promotori, tra i quali anche il Comune, si costituirà in una società anonima e saprà raccogliere i capitali necessari per far fronte agli investimenti, con l’ente locale che potrà al massimo garantire le spese pianificatorie necessarie alla transizione verso lo scenario futuro. Ma le difficoltà finanziarie riscontrate dalla Amici del Nara Sa (la società che gestisce gli impianti), rappresentano un problema strettamente attuale al quale va posto rimedio all’istante. Infatti il Municipio risponde ancora una volta presente ed è disposto a dare un’altra mano alla Sa, nell’immediato, “per scongiurare la chiusura del Nara”. L’esecutivo lo scrive chiaramente nel messaggio recentemente licenziato all’attenzione del Consiglio comunale, invitando ad approvare la concessione alla Sa di un credito annuale pari a 100mila franchi. Contributo straordinario previsto per tre stagioni: 2023/24, 2024/25 e 2025/26. Dopo aver valutato la situazione, l’Esecutivo ha dunque deciso di proporre “un ultimo intervento di apporto di liquidità limitato nel tempo e subordinato alla ricapitalizzazione della Sa”.

Nel 2023 perdita di 136mila franchi

Nel messaggio vengono riportate le cifre che danno l’idea della situazione: la Sa ha registrato una perdita media annuale di 55mila franchi nel corso dell’ultimo decennio, mentre il disavanzo della scorsa stagione (2022/23) è stato di 136mila franchi. Se il Consiglio comunale approverà la proposta (ciò che andrebbe ad aggiornare il preventivo 2024, con lo stimato disavanzo d’esercizio che passerebbe da 297mila a 397mila franchi), i costi complessivi annui della stazione del Nara a carico del Comune salirebbero a quota 350mila franchi: ciò che rappresenterebbe un’uscita pari al 10% del gettito d’imposta comunale. Ovvero, puntualizza il Municipio, il “limite massimo difendibile, per un periodo transitorio, davanti alla popolazione”. I 100mila franchi, indica il Municipio, servirebbero per coprire la metà delle necessità di liquidità della Sa, la quale dovrà riuscire a garantire il resto autonomamente, eventualmente anche riducendo i costi di gestione della stazione.

Da un altro messaggio licenziato all’attenzione del Consiglio comunale (convocato in seduta lunedì 8 aprile), emerge che per la stagione in corso il Municipio aveva già concesso l’anno scorso un prestito in delega di 50mila franchi chiesto dalla Sa per far fronte a urgenti spese di manutenzione degli impianti. Credito che la Sa non è riuscita a rimborsare come convenuto entro il 31 dicembre 2023. Ora l’esecutivo chiede di ratificare il prestito, con una condizione: sarà interamente condonato qualora la situazione della società non dovesse migliorare.

Decisiva l’evoluzione dei prossimi anni

I prossimi tre anni appaiono decisivi per le sorti di un comprensorio ad altitudini non particolarmente alte e molto esposto al sole, ciò che rende ancora più salato il conto dell’affluenza di fronte a inverni sempre più avari di neve. In questo lasso di tempo, l’esecutivo valuterà attentamente diversi aspetti: se il progetto del Sun Village sarà realtà, se la nuova offerta di percorsi mountain bike porterà il successo auspicato, se l’ammontare del sussidio cantonale per le spese di manutenzione muterà e se il progetto di messa in rete degli impianti di risalita avrà delle conseguenze per il Nara.

Necessari 33 milioni

Per quanto riguarda i progetti futuri, stando a nostre informazioni la cifra aggiornata ammonta a 33 milioni di franchi, da investire in vista del rinnovo della concessione previsto fra 15 anni. Intanto si pianifica. Ma rimane al momento al sicuro nei cassetti di municipali e consiglieri comunali il Piano di indirizzo elaborato anche con il coinvolgimento dello studio d’architettura Comal (per questo documento il Cc aveva concesso nel 2021 un credito di 112mila franchi), così come il rapporto recentemente stilato dall’apposita Commissione Nara, condiviso unicamente con gli altri consiglieri in occasione di una seduta informativa del 27 febbraio.

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