Bellinzonese

La candidatura del comandante ‘non pone problemi, tuttavia...’

Il Municipio di Bellinzona rispondendo all’Mps dice che finché Beltraminelli non sarà in pensione non potrà esprimersi, in campagna, su fatti comunali

Il comandante Ivano Beltraminelli
(Ti-Press)
12 febbraio 2024
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La candidatura del comandante della Polizia comunale di Bellinzona in vista delle elezioni comunali del 14 aprile “in sé non pone problemi. Casomai criticità possono derivare dal concomitante, non interrotto o sospeso, esercizio della funzione”. Lo scrive il Municipio cittadino – senza tuttavia specificare quali potrebbero essere le ipotetiche criticità – in risposta all’interpellanza del Movimento per il socialismo (Mps) che puntava il dito contro la decisione di Ivano Beltraminelli di partecipare alla campagna (è in corsa con l’Udc per la lista Lega/Udc), pur essendo fino al 31 marzo ancora alle dipendenze della Città, dopodiché sarà formalmente in pensione. Di illegale, a ogni modo, non c'è nulla: in base alla Legge organica cantonale e al Regolamento comunale i dipendenti della Città non possono assumere la carica di municipale; tuttavia possono benissimo candidarsi, ma in caso di elezione devono decidere a quale delle due poltrone rinunciare. Ma in ogni caso se Beltraminelli dovesse venire eletto in Municipio o Consiglio comunale, a quel momento sarebbe già un ex dipendente comunale.

Per ora nessun permesso (chiesto o dato) di esprimersi

Dal canto suo fra le righe il Municipio storce il naso, tanto da aver nel frattempo convocato il diretto interessato per chiarire e ribadire alcuni punti cui dovrà attenersi durante la campagna elettorale, ma non dopo il 1° aprile. In pratica – dopo aver spiegato nella risposta all'Mps di aver appreso dai media della candidatura – l’esecutivo aggiunge di ritenere che il comandante avrebbe dovuto preventivamente comunicare le sue intenzioni al datore di lavoro: tuttavia chiarisce anche che “dal punto di vista legale non vi è impedimento” alla candidatura sebbene, come scritto all’inizio, criticità non sono escluse. Risulta anche che Beltraminelli non ha chiesto al Municipio, il quale dal canto suo nemmeno lo ha concesso, un permesso generale per esprimersi, sempre nel contesto della campagna elettorale, sui fatti concernenti l’amministrazione comunale mentre è ancora in funzione come comandante: “In quanto dipendente comunale – sottolinea il Municipio –, rimane vincolato dal Regolamento organico dei dipendenti e dal codice di comportamento dei collaboratori della Città di Bellinzona, disciplinanti questi aspetti”. In caso di trasgressione, l’esecutivo “valuterà quali misure adottare”. Infatti, secondo il Regolamento organico dei dipendenti, interviste, dichiarazioni o informazioni ai mass media, su fatti concernenti l’amministrazione comunale e le aziende, possono essere rilasciate solo col preventivo consenso del Municipio o del capodicastero. A questo punto Beltraminelli ha in teoria ancora la facoltà di chiedere un'autorizzazione e il Municipio di accordarla o negarla.

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