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Scuole di Bellinzona, ecco la radiografia dei 73 milioni

Consegnato ai consiglieri comunali il rapporto completo (centinaia di pagine) elaborato dagli esperti zurighesi della Basler&Hofmann

(Ti-Press)
3 gennaio 2024
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Dopo il riassunto diffuso a fine novembre, è giunta ora sui banchi del Consiglio comunale di Bellinzona la radiografia completa (centinaia di pagine) delle scuole comunali per quanto riguarda sia le condizioni infrastrutturali, sia il fabbisogno di spazi a medio (anno 2033) e lungo termine (2039). Analisi chiesta dal Municipio alla società Basler&Hofmann di Zurigo per mappare la situazione odierna e tracciare una tabella di marcia degli investimenti consigliati, partendo da quelli urgenti laddove la situazione sia ritenuta insoddisfacente o critica/pessima. A fare da traccia base è il dato riassuntivo già emerso in autunno quando il legislativo era stato chiamato a esprimersi sui 27 milioni necessari alle Scuole Nord; successivamente, il 12 dicembre il Cc ha deciso di rinviare a un'altra seduta la discussione e decisione sulla richiesta di credito municipale in attesa di ricevere nuove informazioni, quelle appunto ora contenute nel corposo dossier Basler&Hofmann. Riassumendo: l’odierno ritardo infrastrutturale ammonta a 73 milioni, i quali nel 2033 salirebbero a 118 qualora si rinunciasse a eseguire qualsiasi intervento. A questo dato si somma quello demografico che, a fronte di un aumento della popolazione, mostra tuttavia una sostanziale stabilità del numero di allievi di asilo ed elementari: sono 3’210 oggi e se ne stimano 3’258 fra 15 anni, con però importanti variazioni in alcuni quartieri.

Promossi i 27 milioni per le Nord

Alcuni edifici entro i prossimi vent’anni necessitano di investimenti ingenti – in taluni casi urgenti – per l’aggiornamento infrastrutturale (tetto, serramenti ecc.) e tecnico (riscaldamento, sanitari ecc.): il più consistente riguarda proprio le Nord con 14,6 milioni per lo stabile A e 12 milioni per lo Stabile B. Lo studio Basler&Hofmann conferma insomma la bontà di quanto previsto dal Dicastero opere pubbliche e in definitiva dal Municipio. Fra i principali interventi ritenuti necessari citiamo: all’asilo Nord di via Lavizzari 5 milioni, alle elementari Sud 10,8 milioni per lo stabile A e 2 per lo stabile B, alle elementari delle Semine 10,4 milioni e all’asilo 4,6, all’asilo Nocca 3,8, a Preonzo 1,7 per le elementari, a Claro 6,2 per le elementari e 2,3 per l’asilo, a Gnosca 1,6 per l’asilo, a Gorduno 2,6 per il Policentro e 1,3 per l’asilo, a Giubiasco viale Stazione 4,9 per le elementari stabile A e 1,8 per lo stabile B, nonché 2,6 per l’asilo in via del Tiglio, a Monte Carasso 5 milioni per le elementari e 4 per l’asilo più altri 2 per la palestra, a Sementina 3 per l’asilo e 1,6 per la palestra al Ciossetto, a Gudo 3,8 per il Policentro, al Palasio di Giubiasco 10,4 per le elementari e 2 per l’asilo. La radiografia parte dalla disponibilità di superfici nei singoli edifici: aule di classe per la didattica, spazi aggiuntivi all’aula di classe (sovente assenti), aule per la didattica speciale (arti plastiche, musica e informatica), per il sostegno (pedagogico, lingue, integrazione, logopedia e psicomotricità), spazi comuni (sala polivalente, per il canto e biblioteca), spazi ricreativi (mensa), area insegnanti (segreteria, pausa e lavoro docenti, uffici direzione, saletta riunioni e colloqui, custode), altri spazi (depositi, pulizia). Metrature e disponibilità di spazi che nella valutazione generale, come detto all’inizio, vengono incrociate con le condizioni infrastrutturali.

Elementari

Dalle conclusioni emergono risultati molto diversi fra le varie sedi: “In generale, quasi tutte non possiedono spazi aggiuntivi. Questo è dovuto al cambiamento nel modo d’insegnamento, che richiede oggi tipologie di spazi specifici per poter fare attività differenti”. Proprio in materia di spazi aggiuntivi tutte le sedi della zona rossa (Claro, Gnosca, Preonzo e Gorduno) si trovano “in deficit. Gli edifici sono invece in buono stato”. Proposte d’intervento: a Claro e Gorduno “grazie alla riduzione del numero di classi e alla buona condizione dell’edificio, non c’è necessità di priorità d’intervento”. Gnosca richiede “un’eventuale riorganizzazione degli spazi per inserire alcuni spazi di gruppo”. A Preonzo gli spazi “sono ridotti ma non è prevista una crescita del numero delle classi”. Nella zona arancione (Nord, Carasso, Gerretta e Daro) gli edifici si trovano “in uno stato costruttivo pessimo”. A Carasso “il deficit di superficie è elevato” ed è previsto un aumento delle classi: “Bisogna agire con decisioni strategiche”. Nella sede Nord il deficit “risulta accettabile, ma la superficie mancante è considerevole (356 m2)”. Anche qui, il deficit “è principalmente dovuto alla mancanza degli spazi aggiuntivi”, ma si prevede un calo delle classi. “Considerati i vincoli di tutela architettonica, l’unica strategia possibile per rientrare negli standard ideali è ridurre il numero di sezioni”. Nella zona viola (Monte Carasso, Sementina e Gudo) vi è un deficit di superfici “solo a Gudo, il cui edificio è però in buono stato”. Per Sementina nessun problema nel costruendo nuovo edificio. Monte Carasso ha un deficit di superfici accettabile, ma l’edificio ha uno stato costruttivo da migliorare e si prevede inoltre un aumento delle classi: “Si può pensare a una sinergia con la nuova sede di Sementina, visto che gli allievi già oggi vengono spostati fra le due sedi”. Zona gialla Semine, Sud e Nocca: “Buona situazione per gli spazi a disposizione ma sono necessari interventi di riparazione”. Alle scuole Sud previste più classi e lo stato costruttivo è precario: “Verificare se lo spazio necessario in futuro è disponibile nell’edificio esistente o se servono interventi”. Alle Semine è attesa una diminuzione delle classi e pure qui la struttura necessita migliorie. Zona blu: “La scuola di Camorino si trova in uno stato ottimale dal punto di vista degli spazi e costruttivo. La scuola di Giubiasco viale Stazione ha un deficit grave, ma quando la biblioteca sarà trasferita avrà superfici a disposizione. Lo stabile B risulta in uno stato precario”. Infine la zona verde: “La scuola del Palasio avrà un grosso deficit di spazio considerando il previsto aumento delle classi. Esaminare ampliamenti”. A Pianezzo mancano superfici ma è prevista una diminuzione delle classi e l’edificio si trova in un ottimo stato costruttivo: “Non ha priorità d’intervento”.

Asilo

Zona viola: a Monte Carasso, Gudo e Daro vi è un deficit di superfici “molto elevato”. Il deficit di Monte Carasso “è dovuto alla dimensione ridotta delle aule” e richiede decisioni strategiche; quello di Gudo è dovuto “allo spazio ridotto per la refezione, che verrà risolto spostando una classe delle elementari nella nuova scuola di Sementina”. Zona arancione: la situazione spazi alle Nord, Gerretta e Daro “è gestibile, visto che si prevede una diminuzione generale del numero delle classi”. Ma lo stato degli edifici Nord e Daro è precario. Carasso “necessita migliorie, ha un deficit di superfici consistente e si prevede un aumento delle classi”. Suggerite decisioni strategiche. Daro presenta inoltre uno spazio molto ridotto per le attività di movimento. Zona verde: sebbene nella sede di Pianezzo sia emerso un “notevole deficit delle superfici”, la sede è ritenuta “in sinergia con le elementari” e la classe dell’asilo “utilizza la palestra del Policentro come spazio di movimento”. Sebbene “non sia una situazione ottimale, è accettabile”. Il leggero deficit di superfici di Palasio non risulta prioritario. Zona rossa: a Preonzo e Claro è previsto un aumento di una classe e la situazione va analizzata in sinergia con le elementari. Zona gialla: a Nocca previsto un aumento di classi e l’edificio necessita di rinnovo. Idem alle Semine, dove però lo spazio è sufficiente. Zona blu: a Giubiasco Tiglio si prevede un aumento delle classi e l’attuale surplus non copre il fabbisogno futuro, perciò “bisogna agire con decisioni strategiche”. Nessuna criticità invece a Camorino.

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