Bellinzonese

Le forti piogge rendono non potabile l'acqua di Preonzo e Moleno

Il Municipio di Bellinzona ritiene che la problematica sarà risolta grazie all'allacciamento dei quartieri a nord alla rete idrica principale della Città

Prevista la connessione ai pozzi di Gnosca-Gorduno
(Ti-Press)
30 novembre 2023
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Durante il 2023 a Moleno e Preonzo l'acqua è stata dichiarata non potabile più volte in pochi mesi. La consigliera comunale Manuela Genetelli (Lega dei Ticinesi) ha quindi presentato un'interpellanza chiedendo lumi al Municipio di Bellinzona. Municipio che nella sua risposta ribadisce che, essendo l'acqua captata da riale, in caso di "precipitazioni violente la risorsa idrica subisce un notevole intorbidimento, tale da rendere inattuabile il processo di filtrazione tramite l’impianto esistente". Una problematica che sarà risolta "in maniera duratura" una volta completati "gli importanti investimenti previsti di interconnessione con la rete principale a sud". L'esecutivo si riferisce al progetto di oltre 6,5 milioni di franchi per il miglioramento dell’approvvigionamento idrico nei quartieri nord del Comune.

Lavori della durata di due o tre anni

Il relativo messaggio municipale – che sarà trasmesso al Consiglio comunale il 7 dicembre – prevede l’allacciamento di Preonzo, Moleno e Claro alla rete di distribuzione idrica di Bellinzona, e più precisamente ai pozzi di Gnosca-Gorduno. L'esecutivo conta di iniziare i lavori della durata di due o tre anni nel 2024, una volta terminate le procedure amministrative necessarie. Nel frattempo "a breve verrà installato un ulteriore filtro provvisorio che dovrebbe permettere di trattare l’acqua con un grado di torbidità maggiore rispetto ai filtri esistenti". Tuttavia, nel caso in cui "si presentassero precipitazioni simili in intensità e durata come quelle degli ultimi eventi è probabile che possano ancora essere emessi dei comunicati di non potabilità".

‘Non esistono quartieri di serie A o B’

Nell'interpellanza Genetelli si chiedeva se vi sono "cittadini di serie A e cittadini di serie B?", visto che in passato, quando il quartiere era ancora un Comune – ovvero prima dell'aggregazione del 2017 – la non potabilità veniva dichiarata meno spesso. Il Municipio nella sua risposta sottolinea che "non esistono quartieri di serie A o B" e che "non è assolutamente vero che i quartieri periferici soffrono di minore considerazione. Anzi è semmai vero il contrario: se consideriamo gli investimenti che l'Azienda multiservizi Bellinzona (Amb) ha fatto negli ultimi 5 anni si evince come la maggior parte sia stata dedicata proprio a questi quartieri per migliorare sensibilmente sia la rete idrica sia quella elettrica come pure l’allora inesistente rete in fibra ottica". L'esecutivo precisa inoltre che gli interventi effettuati "hanno permesso di rendere, perlomeno a norma l’impianto ereditato dagli ex Comuni di Preonzo e Moleno. Infatti, prima di questi interventi si erano riscontrate notevoli carenze nel processo di potabilizzazione (ad esempio veniva usata l’acqua greggia come acqua di contro lavaggio dei filtri)".

‘La legge viene rispettata scrupolosamente a garanzia della salute’

Insomma, "non sono stati commessi errori, ma semmai l’acquedotto è gestito in maniera molto professionale da Amb". L'aumento della frequenza della non potabilità è infatti "da ricondurre alla maggior violenza assunta dalle precipitazioni negli ultimi anni come conseguenza dei cambiamenti climatici e, congiuntamente, all’introduzione di limiti di Legge sulle derrate alimentari più restrittivi rispetto al passato che, evidentemente, la nostra Azienda rispetta scrupolosamente a garanzia della salute degli utenti". Più precisamente viene riscontrato un problema quando "i sempre più soventi eventi meteorologici violenti durano per un lasso di tempo esteso". Infatti se entro 30 ore "i valori dell’acqua non rientrano nei limiti accettabili, ci si trova costretti a immettere nel serbatoio acqua del riale con una torbidità superiore ai valori di Legge, e di conseguenza obbligati a diramare l’avviso di non potabilità".

In ogni caso l'esecutivo è cosciente "che le situazioni di non potabilità occorse creano disagi" sia per i cittadini sia per l’Amb. "Tuttavia, la reputazione dell’Azienda non è basata su quante volte viene diramato, con cognizione di causa, l’avviso di non potabilità ma sulla consapevolezza di una gestione professionale e competente nella distribuzione dell’acqua potabile e sul rispetto delle norme e delle leggi a tutela della salute dei cittadini".

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