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Più sicurezza al bagno pubblico e in piscina a Bellinzona

Con l'assunzione di un responsabile migliorate le condizioni quadro dei bagnini. Idem per la manutenzione: presto in arrivo dal Sop il Facility Manager

Adottato dall’Ente sport un protocollo di ottimizzazione delle varie funzioni
(Ti-Press)
24 novembre 2023
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Ancora più sicurezza al bagno pubblico, professionalizzandone la gestione, e una migliore operatività nella manutenzione. Per risolvere alcune criticità emerse, l’ente autonomo Bellinzona Sport si appresta ad affrontare un ulteriore upgrade i cui effetti, già parzialmente visibili quest’anno, saranno ancora meglio percepibili nel 2024, sia dai collaboratori impiegati nelle varie mansioni, sia dalla vasta e variegata utenza di palestre, campi da calcio, pista di atletica, centro tennistico, bagno pubblico, piscine e piste di ghiaccio. Un primo passo è già stato fatto con l’assunzione, lo scorso febbraio, di Alessandro Stampanoni con la doppia funzione di responsabile sia del bagno pubblico e piscina coperta (funzione in precedenza assente e oggi divenuta indispensabile), sia della sicurezza e salute per quanto riguarda la messa in sicurezza degli impianti sportivi. Un secondo passo sarà compiuto l’anno prossimo trasferendo dal Settore opere pubbliche della Città all’Ente sport la responsabilità di tutta la manutenzione delle strutture sportive. Integrazione volta a implementare una gestione più specialistica ed efficiente degli interventi ricorrenti e puntuali e soprattutto di quelli straordinari insieme alle nuove realizzazioni che si rendono necessarie col passare del tempo.

Chi danneggia non la fa franca

Le novità sono contenute nel mandato di prestazione 2024 tra Città ed ente autonomo che prevede lo stanziamento di un contributo pari a 4,5 milioni, vale a dire 490mila franchi in più dell’anno corrente. Messaggio municipale che in apertura ripercorre le novità 2023. Emerge che nel primo trimestre sono stati portati a termine vari progetti fra i quali spicca la digitalizzazione della manutenzione ordinaria delle infrastrutture sportive, della loro riservazione e del processo di organizzazione di eventi. «Nel primo caso – ci spiega il direttore Andrea Laffranchini – è stato digitalizzato il mansionario degli interventi dei nostri collaboratori attivi sul territorio: tramite un’apposita applicazione su cellulare, ciascuno sa in anticipo quale tipo di intervento deve svolgere giorno per giorno, nell’arco della settimana e del mese. Inoltre sempre tramite cellulare egli è in grado di documentare eventuali malfunzionamenti o danneggiamenti che richiedono un intervento di manutenzione particolare». Così facendo l’Ente sport è anche in grado di risalire più facilmente ai responsabili dei danneggiamenti «e di fare un esercizio di sensibilizzazione, nei confronti dei sodalizi e dei giovani utenti, sul rispetto delle infrastrutture messe a disposizione». Queste novità nel loro insieme rappresentano un’evoluzione importante che in agosto ha permesso a Bellinzona Sport di raggiungere la certificazione Iso 9001 comprovante un sistema di gestione aziendale professionale e in linea con gli standard europei.


Ti-Press
Andrea Laffranchini, direttore dell’ente autonomo Bellinzona Sport

Quanto poi all’aumento di credito pari a quasi mezzo milione di franchi, viene motivato da vari fattori: oltre alla riorganizzazione aziendale in atto con l’integrazione nell’organico del responsabile servizio strutture si citano anche “i costi supplementari generati dalla presa a carico di maggiori lavori di manutenzione ordinaria e di preparazione (riconducibili ad esempio all’Acb 1904 Sa, all’arrivo a Bellinzona dei Rockets che militano in Swiss League e alla nuova gestione campi di calcio di proprietà del Patriziato di Preonzo) e dalla messa in sicurezza dell’utenza al bagno pubblico”.

Il lavoro dietro le quinte

Su quest’ultimo aspetto, evidenzia Laffranchini, la base legale ha subìto nell’ultimo decennio un’importante evoluzione e l’Ufficio prevenzione infortuni ha incrementato le campagne di sensibilizzazione: «Questo ha delle ripercussioni sulla formazione dei collaboratori e sulla sicurezza dell’infrastruttura, che necessita di una maggiore attenzione e professionalizzazione. Per l'infrastruttura – annota Laffranchini – abbiamo fatto aggiornare una perizia risalente agli anni passati e sono emersi alcuni dettagli che sistemeremo. Un esempio su tutti, nelle vasche non è indicata la profondità dell’acqua. Quanto al personale, compresi i bagnini ausiliari, si è reso necessario migliorare le condizioni quadro per una maggiore responsabilizzazione dei ruoli e consapevolezza delle responsabilità. Punto questo che sta particolarmente a cuore alla nostra organizzazione mantello, l’Associazione piscine romande e ticinesi, molto attenta nel motivare i proprietari di centri balneari, nel nostro caso la Città di Bellinzona, a fare le cose bene. E siccome la sicurezza riguarda non solo l’utenza ma anche il personale nello svolgimento delle sue mansioni, anche in questo ambito stiamo adottando un apposito protocollo di ottimizzazione». Si lavora insomma dietro le quinte e l’utenza, dal canto suo, «ha già forse potuto notare un cambiamento laddove è aumentata la presenza dei bagnini a bordo vasca in determinati orari». Infine, il profilo di Alessandro Stampanoni: con la sua formazione e solida esperienza lavorativa fatta nei centri balneari di Tesserete e Savosa, il direttore dell’Ente Sport lo descrive come uno tra i professionisti «più formati e competenti nel cantone in questo ambito».

‘Inefficienza non più sostenibile’

Il passaggio dal Sop all’Ente sport del responsabile servizio strutture poggia sul principio secondo cui “una corretta, continua e programmata manutenzione dovrebbe essere alla base della strategia di mantenimento della funzionalità e della durata di costruzioni e impianti. Dovrebbe altresì permettere di ampliare gli orizzonti, potenziando l'offerta sportiva della Città”, rimarca il Municipio nel messaggio sottoposto al Cc. Orbene, l’attuale suddivisione di competenze e responsabilità più o meno definite tra diverse persone è all’origine di “doppioni e inefficienza lavorativa non più sostenibile in termini finanziari, di organizzazione aziendale, collaborazione e ambiente di lavoro”. Il trasferimento mira anche a “permettere a medio termine una pianificazione più professionale delle opere per limitare l'intervento reattivo o crediti quadro non del tutto completi”. Dal canto suo il Sop rimarrà a disposizione di Bellinzona Sport per la progettazione diretta (se di poco conto), l'organizzazione della progettazione esterna, la preparazione e l'allestimento degli appalti, l'esecuzione/verifica della direzione lavori. E continuerà pure a seguire direttamente i lavori di risanamento del Bagno pubblico, i quali andranno in esecuzione tappa dopo tappa “ancora per diversi anni”.

L'importanza del turismo

Nel messaggio municipale si propone altresì la revisione parziale dello statuto dell’ente: “La principale novità consiste nell’aggiornamento dello scopo, in ragione degli orientamenti emersi dallo studio di sviluppo strategico e di quanto si stava già consolidando nell’ambito della sua attività”. Viene dunque aggiunto e precisato che Bellinzona Sport “deve promuovere” l’offerta sportiva, compresa quella turistica e ricreativa a carattere sportivo. “Perciò dovrà collaborare anche con gli enti attivi nello sviluppo di realtà e progetti affini, ancor più di quanto già fa attualmente”. La simbiosi in fase di sviluppo con l’Organizzazione turistica ne è una prova.

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