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Prosegue la battaglia legale sulle nuove Elementari di Sementina

Una vicenda lunga 20 anni: la ‘storica’ confinante, non domiciliata a Bellinzona, è stata sconfessata dal governo e ora ha ricorso ancora al Tram

Operai all’opera in questi giorni per le nuove Elementari di Sementina
(Foto laRegione)
14 novembre 2023
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Prosegue davanti al Tribunale amministrativo cantonale (Tram) la lunga battaglia legale che da due decenni contrappone una proprietaria di terreni a Sementina alle autorità comunali (fino al 2017) e cittadine (dall’aggregazione a oggi). Tema del contendere la nuova scuola elementare prevista al Ciossetto, in un mappale un tempo di sua proprietà fino a quando le è stato espropriato. Mappale confinante con altre sue proprietà e facente parte del comparto dove in passato l’ex Comune ha già realizzato scuola dell’infanzia, palestra doppia e sala multiuso. Sospese invece le Elementari a causa appunto della raffica di ricorsi.

La battaglia legale è cominciata nei primi anni 2000 quando la ricorrente ha impugnato le iniziali pratiche pianificatorie, espropriative e infine compensatorie avviate dall’allora Municipio di Sementina per l’attribuzione di una parte dei suoi terreni all’utilizzo pubblico e scolastico. Dossier che con l’avvento dell’aggregazione nel 2017 è diventato di competenza della Città di Bellinzona. La serie di ricorsi sembrava essersi esaurita definitivamente l’anno scorso con una decisione cresciuta in giudicato del Tram favorevole al rilascio della licenza edilizia risalente al lontano 2014, ma la confinante ha ritenuto opportuno ribadire ulteriormente le proprie rimostranze dal profilo giuridico. Lo ha fatto affiancando per la prima volta al proprio nome – non essendo domiciliata a Bellinzona e non avendo perciò diritto di ricorrere – quello di una persona domiciliata in tutt’altra zona della capitale, lontana chilometri dalla scuola contestata.

Il ricorso inoltrato settimana scorsa dalla confinante segue la decisione con cui il Consiglio di Stato in ottobre – ma lo si apprende solo ora – ha respinto quello sempre da lei interposto contro lo stanziamento, votato in febbraio dal Legislativo cittadino, di ulteriori 3,98 milioni che vanno ad aggiungersi ai 13 votati nel 2011 dall’ex Legislativo di Sementina. In tutto 17 milioni cui dedurre i 3,4 nel frattempo spesi per la palestra inaugurata nel 2016, l’anno prima dell’aggregazione. Il nuovo credito, ricordiamo, è stato ritenuto necessario per adattare gli spazi dell’edificio alle nuove esigenze scolastiche e considerando anche il rincaro.

Realizzate fondamenta e piano interrato

Il cantiere per la costruzione, avviato prima del ricorso interposto in primavera, è rimasto fermo alcuni mesi durante la bella stagione a causa dell’effetto sospensivo applicato dal Consiglio di Stato in vista della propria decisione di merito arrivata in ottobre. Le imprese hanno comunque portato a termine le fondamenta e il piano interrato per motivi di sicurezza generale dell’area e per evitare che lavori lasciati a metà compromettessero (causa intemperie e altri fattori) quanto nel frattempo realizzato. Giunta un mese fa la decisione governativa contraria al ricorso, i lavori hanno potuto riprendere e attualmente proseguono fintanto che il Tram non si sarà a sua volta pronunciato sull’eventuale concessione dell’effetto sospensivo. Seguirà poi la decisione sulle contestazioni.

La tabella di marcia a questo punto rischia di allungarsi. Inizialmente indicava l’entrata in funzione delle nuove Elementari entro l’inizio dell’anno scolastico 2025/26, per poi mandare in pensione il vecchio stabile di via al Ticino risalente al 1968. A questo proposito, a suo tempo l’ex Comune aveva indicato la necessità di vendere l’attuale comparto scolastico, situato lungo via al Ticino in area residenziale, per finanziare quello nuovo. Invece il Municipio della capitale, ricordiamo, propende per destinarlo alle associazioni e gruppi che necessitano di spazi per le loro attività o perché costretti, a medio termine, a lasciare i siti in cui operano: si pensi alla Civica Filarmonica attiva all’ex Stallone (è previsto un ammodernamento e parziale riconversione a centro giovanile) e ai gruppi che in zona Vallone occupano parti degli ex magazzini dello Stato destinati a sparire per far posto alla Elementare del quartiere Gerretta e Pratocarasso in forte evoluzione demografica.

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