Bellinzonese

Azione di Junge Tat: ‘Non ci sono le premesse per una denuncia’

Il sindaco di Bellinzona Mario Branda ribadisce in ogni caso la ‘ferma condanna’ di quanto è avvenuto sabato 30 settembre

Utilizzato impropriamente un simbolo della Città
4 ottobre 2023
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«Al momento non ci sono le premesse tecnico-giuridiche che permettono di sporgere una denuncia contro l’azione di Junge Tat». Lo afferma a ‘laRegione’ il sindaco Mario Branda, ribadendo in ogni caso «la ferma condanna» di quanto è avvenuto sabato scorso, 30 settembre. Ricordiamo che alcuni membri del gruppo di estrema destra avevano srotolato dalla Torre Bianca di Castelgrande uno striscione con la scritta ‘Migrants go home - Migranti a casa’. Membri che erano poi riusciti a darsi alla fuga, nonostante sul posto fosse giunta la polizia.

Polizia cantonale che sta ora ancora indagando. «Se dalle indagini dovessero emergere elementi di carattere penale, il Municipio si riserva di rivalutare la situazione e sporgere effettivamente denuncia», sottolinea Branda. Una possibilità che potrebbe inoltre valutare anche il Cantone, essendo proprietario dei castelli. Castelli che comunque vengono gestiti dalla Città, per la quale rappresentano anche un simbolo importante. Il fatto che al momento Bellinzona non intraprenda alcuna via legale «nulla toglie alla stigmatizzazione di questa azione», precisa il sindaco.

Ricordiamo che il gruppo Junge Tat è formato da una ventina di membri fissi, di cui alcuni coinvolti in procedimenti penali. È inoltre sotto osservazione da parte dell’Ufficio federale di polizia (Fedpol), dell’Agenzia di polizia dell’Unione europea (Europol), e del Servizio delle attività informative della Confederazione. Quest’ultimo nel suo rapporto 2023 evidenzia che il gruppo “si interessa a temi d’attualità di grande visibilità strumentalizzandoli per le proprie azioni nello spazio pubblico”. Tra questi si trovano appunto la migrazione e le questioni legate alla comunità Lgbt contro cui hanno intrapreso azioni dimostrative in diverse località svizzere, in seguito promosse attraverso un uso dei social media molto ben congegnato.

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