Bellinzonese

Formazione musicale, quando il Comune non aiuta le famiglie

Il caso Acquarossa: nonostante il Cantone inviti a contribuire, il Comune non intende sussidiare parte della retta di iscrizione alle scuole riconosciute

21 settembre 2023
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È innegabile, l’apprendimento di uno strumento musicale comporta dei costi per le famiglie. E il fatto di abitare in un Comune piuttosto che in un altro può essere determinante al momento di valutare se la spesa per l’iscrizione a una scuola di musica possa essere sostenibile. Un caso emblematico è la Valle di Blenio, composta da tre Comuni, due dei quali – Blenio e Serravalle – sostengono finanziariamente le famiglie con figli fino a vent’anni desiderosi di imparare a suonare. Per contro Acquarossa ha deciso e comunicato negli scorsi giorni di non voler concedere alcun aiuto a chi intende iscrivere i figli alle scuole di musica riconosciute dal Cantone. Per le famiglie residenti in questo Comune dunque, soltanto il fatto di abitare qualche metro più a nord o a sud avrebbe permesso di beneficiare di un sussidio.

Dall’anno scorso la Scuola di musica moderna di Lugano (Smum), riconosciuta a livello cantonale, ha aperto una sede proprio ad Acquarossa dov’è possibile iscriversi a lezioni di pianoforte, chitarra, contrabbasso, basso elettrico, clarinetto e batteria, ma anche a corsi di musica d’insieme e di teoria musicale. Tutti gli insegnanti che lavorano in questa sede sono residenti in Valle di Blenio e sono attivi musicalmente nel panorama svizzero. Gli studenti iscritti sono sedici, di cui tre residenti ad Acquarossa, gli unici a non poter beneficiare di questo tipo di sostegno da parte del loro Comune. Il direttore amministrativo della Smum, Rocco Lombardi, è originario della Valle di Blenio e per diversi anni ha impartito lezioni di batteria alle Scuole medie di Acquarossa come indipendente. «Sono molto legato alla mia valle, ragion per cui quando tre anni fa ho assunto la direzione della Smum ho subito pensato di portare una sede in Val di Blenio per contribuire alla vita culturale di questa regione periferica», spiega.

Il Cantone rimborsa un terzo della somma

Considerato che la Scuola di musica moderna è riconosciuta a livello cantonale, a fine agosto il direttore ha scritto alle autorità di Acquarossa per informare che per i Comuni vi è la possibilità di sussidiare gli studenti di musica fino ai vent’anni di età con un contributo annuo che può essere deciso in autonomia; inoltre un terzo di tale cifra verrebbe poi riversata dal Cantone al Comune. Il direttore della Smum ha quindi chiesto al Municipio di valutare questa possibilità. Come peraltro auspicato dal Cantone lo scorso novembre quando, in una lettera inviata alle autorità di tutti i Comuni ticinesi, indicava che nell’ambito dell’applicazione dell’articolo 27 del Regolamento di applicazione della Legge sul sostegno alla cultura, il Cantone può erogare un rimborso per i contributi erogati agli allievi residenti iscritti alle scuole di musica riconosciute.

Una norma che ha il duplice scopo di “incoraggiare i Comuni che già non lo fanno a partecipare alla riduzione dei costi per allievi interessati a seguire l’apprendimento di uno strumento musicale e di sostenere i Comuni già attivi in tal senso”. Il Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs) auspica che il numero dei Comuni partecipanti alla riduzione dei costi per gli allievi possa aumentare. E a tale scopo, nella lettera, invitava tutti i Municipi che non prevedevano contributi per i propri giovani cittadini a considerare di aggiungersi ai 48 Comuni già attivi in questo ambito.

I motivi del rifiuto

La risposta del Municipio di Acquarossa è stata però negativa. Tre in sostanza le ragioni del rifiuto elencate dall’ente locale: “Il fatto che vi siano delle scuole riconosciute che beneficiano di finanziamenti penalizza le scuole bandistiche legate ad esempio al Corpo musicale Olivonese: da qui la nostra scelta di sostenere finanziariamente solo questo sodalizio”. «Il fatto di sostenere le scuole riconosciute dal Cantone non penalizza le bande, perché si tratta di offerte musicali molto differenti. La scelta di sostenere solo un sodalizio, semmai, penalizza i residenti che avrebbero altri desideri di formazione per i loro figli», osserva Lombardi. «Il fatto che non mi è stato nemmeno chiesto quanti sono gli studenti iscritti residenti ad Acquarossa, in modo da comprendere l’eventuale entità della spesa per il Comune, mi fa pensare che il rifiuto sia per una questione di principio».

Dopodiché, il Comune elenca un’altra ragione del suo diniego: “Nelle regioni discoste come le nostre molte famiglie fanno capo a lezioni private a domicilio”. Su questo punto Lombardi ritiene che questo avvenga anche perché non vi sono alternative: «Ma non deve per forza essere sempre così. La nostra scuola ha portato una nuova offerta che permette a tutti di iscriversi a corsi di strumento ma anche di partecipare gratuitamente a lezioni di teoria e di musica d’insieme dov’è possibile avere scambi con altri ragazzi. Si tratta di un servizio interessante per la popolazione della valle che, altrimenti, dovrebbe recarsi a Biasca o Bellinzona per trovare un’offerta simile».

Terzo e ultimo punto elencato dal Comune: “L’apprendimento della musica rientra nelle attività del tempo libero parificabili alla pratica degli sport, della danza, degli scacchi eccetera, i cui costi sono a carico delle famiglie; sostenere un’attività piuttosto che un’altra porta a delle disparità di trattamento”. Il direttore della Smum vede invece una disparità di trattamento proprio nella decisione di voler sovvenzionare solo il Corpo musicale Olivonese e non altri. «Inoltre, su questo punto il Municipio si contraddice, perché anche questo sodalizio rientra nelle attività del tempo libero, proprio quelle che dice di non voler sostenere per evitare disparità di trattamento». Infine Lombardi fa presente che la Smum può far richiesta di sussidio proprio perché riconosciuta dal Cantone, ma non tutti lo sono. «Se un giorno lo sarà anche una società di scacchi potrà farsi avanti e a quel punto il Municipio potrà valutare la proposta», conclude.

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