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Al monastero restauro quasi terminato. Altri progetti avanzano

Risolti i problemi relativi a infiltrazioni e muri pericolanti. L’Associazione amici del monastero si concentra anche sul restauro dell’antica mulattiera

21 luglio 2023
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Sono quasi terminati i lavori di risanamento del monastero di Santa Maria Assunta sopra Claro, resisi necessari a causa di problemi d’infiltrazione che avevano causato ingenti danni alla struttura. Per la soddisfazione della decina di suore benedettine, la prima fase della ristrutturazione ha permesso di sistemare le situazioni ritenute urgenti. «È stata fatta la manutenzione degli edifici interni del monastero, compreso il rifacimento di un pezzo di muro di cinta pericolante. A questi interventi si aggiunge la parziale sistemazione del tetto della chiesa e del campanile, con anche l’elettrificazione del funzionamento delle campane», spiega Pio Morisoli, presidente dell’Associazione amici del monastero di Claro che ha promosso i lavori per un investimento complessivo di circa 500mila franchi, beneficiando di aiuti da parte di enti, fondazioni e benefattori. «Rimane ora da ricostruire l’altra parte del tetto della chiesa, unitamente ad altri interventi sui muri esterni che devono essere consolidati».

‘Il sentiero è deteriorato: speriamo di cominciare il prima possibile’

C’è poi un secondo progetto di restauro promosso dall’associazione, ovvero la sistemazione della mulattiera che dall’oratorio di Sant’Ambrogio porta allo sperone roccioso dove, avvolto da un silenzio surreale e arroccato a pochi metri dal precipizio, dal 1490 ha sede il più antico convento in Ticino. La mulattiera è considerata una via storica di importanza nazionale, con la presenza sul suo percorso di due cappelle votive, ed è già oggi percorsa da escursionisti e ciclisti. «Si tratta di un restauro conservativo, della strada e anche delle cappelle. Il progetto è pronto. Ora stiamo raccogliendo le informazioni per quanto riguarda i possibili sussidi di cui potremo beneficiare, da una parte del Cantone tramite l’Ufficio dei beni culturali, dall’altra della Confederazione. La nostra speranza è riuscire a iniziare presto con gli interventi perché il sentiero è davvero deteriorato e bisogna mettere in sicurezza alcuni tratti poco sicuri. Le ipotesi di cifra dei contributi fin qui ventilate fanno ben sperare per una concretizzazione del progetto, il cui investimento si aggira comunque attorno al milione di franchi». Una volta arrivati al monastero, la mulattiera si congiunge con un sentiero che permette di scendere a Claro passando dal sentiero lungo la Valle del Mulino. Il restauro conservativo è stato progettato dall’ingegnere Angelo Pirrami, già autore del rifacimento della vecchia via del Monte Ceneri.

Rimane per ora nel cassetto, essendo il rifacimento della mulattiera ritenuto più urgente, l’idea di restaurare l’edificio che si trova nella selva castanile adiacente al monastero. Un tempo, spiega Morisoli, utilizzato come essiccatoio. L’associazione vorrebbe in futuro ripristinare il metato.

Problemi di salute per l’Abbadessa

Da qualche mese la comunità di suore presenti a Claro non è più guidata dall’Abbadessa Maria Sofia Cichetti, che ha dovuto rientrare in Toscana a causa di gravi problemi di salute. Diventato indipendente nel 2019 proprio con la nomina di suor Maria Sofia, il monastero è attualmente retto dalla Madre Priora suor Maria Carla Rossi e fa parte della congregazione di monasteri benedettini femminili composta da quelli di Rosano (Firenze), Subiaco (Frosinone), Fano (Pesaro e Urbino) e Lapo (Firenze).

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