Bellinzonese

Lifting in vista per la strada della Tremola

Il Cantone mette sul piatto due milioni di franchi per procedere a sistemare alcuni tratti in porfido e sei muri di sostegno

(Ti-Press)
18 luglio 2023
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Dopo i costanti interventi di risanamento effettuati in passato, si rende ora necessario un nuovo lifting per la storica strada della Tremola. Ad esclusione del risanamento di qualche tombino, del Ponte di Mezzo all'inizio della Val Tremola e di alcuni lavori urgenti ai cigli e alla pavimentazione, negli ultimi dieci anni non sono infatti stati attuati importanti lavori di conservazione al tratto in porfido lungo 11 chilometri e caratterizzato in particolare dalla ‘serpentina’ di 25 tornanti che ogni anni attrae numerosi turisti.

Il sopralluogo effettuato nel 2021 dai servizi cantonali ha permesso di elaborare un concetto di risanamento globale della strada che, seppur sia considerata ancora in buono stato dalla Divisione cantonale delle costruzioni, riscontra problemi relativi ad alcuni muri deteriorati, difetti alle pavimentazioni in dadi e manufatti da risanare. Il Cantone intende investire 2 milioni di franchi per procedere, nel corso dei prossimi 3 o 4 anni, a ultimare gli interventi ritenuti prioritari, ovvero il risanamento di alcuni tratti in dadi di porfido (caratteristica che sarà ovviamente conservata), di sei muri di sostegno e di altrettanti tombini. “In considerazione del carattere straordinario e vocazione unica, si tratta infatti del monumento viario più lungo in Svizzera, la strada della Tremola merita un occhio di riguardo e una particolare sensibilità architettonica e paesaggistica nell’ambito della sua salvaguardia”, scrive il Consiglio di Stato nel messaggio licenziato all'attenzione del parlamento. Messaggio che chiede di concedere in totale 195 milioni per il restauro e la conservazione della rete stradale ticinese.

Da via di transito delle merci a strada per turisti

La strada che dal Motto Bartola arriva in cima al San Gottardo fino al confine con il Canton Uri è oggi aperta alla circolazione durante il periodo estivo. Realizzata fra il 1827 e il 1830 su progettazione dell'ingegnere ticinese Francesco Meschini, assunse subito un ruolo importante per il trasporto delle merci e le persone tra i due versanti delle Alpi. L'attuale strada della Tremola è molto diversa da quella costruita dal Meschini. Gli interventi di manutenzione e le importanti modifiche attuate negli anni, dovute all’aumento del traffico delle merci e all’avvento del traffico motorizzato, hanno infatti notevolmente cambiato la struttura originaria. Lo stato attuale della strada è, in grossa sostanza, quello risultante da un importante lavoro di ricostruzione fatto nel dopoguerra e terminato nel 1951. Nell’anno 1971 furono aperti al traffico i nove chilometri di strada nazionale, che collegano il Motto Bartola all’Ospizio. La strada della Tremola perse così la sua funzione di strada di collegamento principale, diventando una via prettamente turistica.

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