Bellinzonese

Da vecchia stalla a gioiellino, la capanna Orino compie 30 anni

Il Patriziato di Gudo celebra con una festa l'anniversario del rifugio situato nella valle di Progero

26 giugno 2023
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Da vecchia stalla a capanna non custodita, oggi considerata un gioiellino agli occhi del Patriziato di Gudo, che nel corso degli anni ha costantemente assicurato puntuali ristrutturazioni e migliorie dello stabile rendendolo un luogo di quiete apprezzato dai suoi visitatori. Parliamo della capanna Orino, aperta da maggio a fine ottobre e situata sull'omonimo alpe, nella valle di Progero a 1'400 metri di quota. Sabato 8 luglio sarà celebrata la festa per i 30 anni dall'inaugurazione del rifugio, avvenuta nel 1993.

La ricostruzione e i successivi interventi a partire dal 1970

Una storia che però parte da molto più lontano, nel 1881, quando, non è chiaro per quale scopo, l'assemblea patriziale decide di ricostruire la cascina. Passano 90 anni e, nel 1970, viene approvato il primo credito di 5mila franchi (poi aumentato a 20mila) per la riattazione e il cambiamento di utilizzo da cascina a capanna. La buona frequentazione del rifugio porta il Patriziato a votare, nel 1987, un ulteriore credito di 74mila franchi per altre migliorie e opere di manutenzione, alle quali seguono l’allacciamento dello stabile all’acquedotto e la posa di un nuovo bacino. Si arriva dunque all'inaugurazione del 1993 con successivi ulteriori aggiornamenti, in particolare nuovo arredo per la cucina, nuovi servizi igienici, isolazione interna dei muri perimetrali, posa dell’arredo esterno, potenziamento dell’acquedotto con una nuova captazione in zona Larecc e posa di circa 1'200 metri di tubazioni (oggi la capanna da 17 posti letto è allacciata all’acquedotto patriziale di Sementina).

‘Un grande grazie a patrizi, volonterosi e Comune di Gudo’

La somma degli investimenti effettuati negli anni ammonta a 150/160mila franchi, sostenuti grazie alle entrate ordinarie, in particolare quelle delle due discariche. “Se i costi per la realizzazione del nostro ‘gioiellino’ sono stati contenuti – annota il Patriziato in un comunicato – lo dobbiamo soprattutto perché abbiamo potuto beneficiare gratuitamente del lavoro (migliaia di ore) svolto da patrizi e da tanti altri volonterosi. Un bell’esempio di cooperazione comunitaria”. Non vanno dimenticati “i trasporti gratuiti di piode e materiali da parte dei militari, il prestito gratuito di macchinari da parte del Comune di Gudo, le rinunce di progettisti e artigiani a fatturare prestazioni e materiali. A tutti ancora una volta un grande grazie”.

La festa dell'8 luglio inizierà alle 11.30 con aperitivo e pranzo, per poi concludersi alle 15. Posti limitati a 150 persone. Possibilità di salire a piedi (da Gudo, Cugnasco-Monti della Gana oppure Sementina-San Defendente) oppure in elicottero. Per informazioni e iscrizioni (obbligatorie) contattare Davide Antonini (079 658 33 20 – info@antoninifrigo.ch) o Fabrizia Gaggetti (078 761 51 71 – fabrizia.gaggetti@bluewin.ch).

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