Bellinzonese

Mense sotto pressione, ma intanto riescono a fornire il servizio

Il Municipio di Bellinzona risponde a un'interpellanza dell'Unità di sinistra: ‘In caso di criticità priorità a bambini di famiglie con reddito inferiore’

In caso di necessità l’esecutivo valuterà se creare ulteriori spazi
(Ti-Press)
10 maggio 2023
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Le strutture che offrono il servizio mensa ai bambini delle Scuole elementari di Bellinzona "presentano quasi il tutto esaurito e ve ne sono alcune più sotto pressione di altre". In ogni caso "fino a questo momento le diverse associazioni sono riuscite a offrire il servizio a tutte le famiglie che ne facessero richiesta". Lo afferma il Municipio rispondendo a un‘interpellanza (trasformata in interrogazione) presentata da Michele Egloff e Michela Luraschi (Unità di sinistra). Nel testo i due consiglieri comunali facevano notare che i bambini con genitori che non beneficiano di sussidi per la cassa malati (Ripam) potrebbero venir esclusi dal servizio mensa dei quattro centri extrascolastici de La Girandola (ubicati alle Scuole Nord a Bellinzona, alle Semine, a Claro e a Gnosca). L'esecutivo conferma l'introduzione di questo ulteriore criterio di attribuzione del posto: "A parità di requisiti sono privilegiate le famiglie con reddito inferiore e che dispongono di minori risorse per eventualmente individuare e finanziare una soluzione alternativa". Criterio aggiuntivo che permette di "fornire chiarezza a tutte le famiglie". Tuttavia, ribadisce il Municipio, finora "non si è mai reso necessario" trovare soluzioni alternative. Se diventasse il caso (ovvero se la penuria di posti mensa dovesse diventare una costante) "si chinerà sull’opportunità di creare ulteriori spazi mensa".

Eglof e Luraschi hanno basato la loro interpellanza su un'indicazione (ricevuta lo scorso 14 marzo da genitori con figli che frequentano La Girandola) trasmessa dal gestore, ovvero l'Associazione genitori Scuole Sud in collaborazione con la Città. In sintesi i bambini che frequentano la struttura saltuariamente (che quindi non hanno un abbonamento fisso) e che non beneficiano della Ripam sarebbero i primi a essere esclusi nel caso in cui ci fossero troppi iscritti alla mensa. Il Muncipio conferma questa direttiva, precisando che saranno agevolate famiglie monoparentali (o con genitori affidatari) e famiglie segnalate dai servizi, rispetto a quelle con entrambi i genitori occupati. Insomma, in caso di strutture piene i primi a essere esclusi saranno bambini con genitori occupati, che non beneficiano della Riduzione dei premi dell’assicurazione malattia e che optano per la presenza saltuaria: "Se nel corso dell'anno arriva un bambino con Ripam che sceglie l'abbonamento fisso, il posto viene dato a lui".

L'obiettivo: centro extrascolastico e mensa per ogni scuola

Premettendo che gli abitanti a Bellinzona negli ultimi anni sono cresciuti, i due consiglieri comunali chiedevano poi all'esecutivo se abbia calcolato degli scenari della popolazione a 5, 10, 20 anni che permettano di stimare il fabbisogno di strutture e servizi extrascolastici, così come quello di infrastrutture scolastiche. Il Municipio ricorda innanzitutto che negli ultimi anni si è mosso "in modo propositivo ed efficace" per quanto riguarda "la creazione di servizi per la conciliabilità lavoro famiglia, in particolare la messa a disposizione di posti mensa": sono state realizzate cinque nuove mense e altre due sono state ampliate, aumentando i posti a disposizione di quasi 200 unità per un totale di 340/350. Inoltre sono stati creati quattro centri extrascolastici ai quali si n’è aggiunto un altro di natura privata. L'obiettivo è di creare, dove possibile, un centro extrascolastico oppure una mensa in ogni scuola elementare di una certa dimensione che venga realizzata o riattata. "È in quest’ottica che va letto ad esempio l’inserimento di spazi per un centro extrascolastico nella sede di Sementina". Inoltre, i servizi preposti del Comune – "sulla base dell’evoluzione demografica, debitamente monitorata" – stanno pianificando "ampliamenti o realizzazioni di nuove sedi scolastiche".

Fra Gudo e Sementina

‘Un marciapiede sulla strada cantonale non è escluso’

Il Municipio di Bellinzona non esclude di sollecitare il Cantone affinché realizzi un marciapiede, o pista ciclopedonale, sulla strada cantonale fra Gudo e Sementina. Lo spiega rispondendo a un’altra interpellanza dell’Unità di sinistra che caldeggia l’opera, visto che un marciapiede e una corsia ciclabile per lato sono previsti all’interno del nuovo tunnel faunistico in procinto di essere realizzato all’altezza della curva a ‘S’. Opere previste nella galleria di 70 metri ma inesistenti – e al momento non previste – sul resto della strada che collega le due località. A Sementina infatti il marciapiede s’interrompe in località Moiar situata 250 metri a nord del futuro ponte faunistico; da quest’ultimo in direzione di Gudo il primo punto di camminamento sicuro si trova a 400 metri, all’altezza dell’entrata di via alla Chiesa. “La creazione di un eventuale marciapiede o percorso ciclopedonale sulla strada cantonale – avverte il Municipio – dovrà, se del caso, essere verificata dal profilo della necessità (percorso casa-scuola e/o casa-lavoro) che ne giustifichi la realizzazione rispetto ad alternative esistenti”. In caso di necessità accertata, l'esecutivo potrebbe dunque chiedere al Cantone d’intervenire anche sul resto della strada. La sola alternativa esistente, molto comoda e apprezzata dall’utenza locale e dai turisti con fini sportivi e utilitaristici, è la ciclopista d’interesse regionale Bellinzona-Locarno che sul Piano di Magadino costeggia la sponda sinistra del fiume Ticino.

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