Bellinzonese

Un terzo del Gran Consiglio parla bellinzonese

Il distretto e l’Alto Ticino guadagnano due seggi e vanno a 29. Ne perdono uno Plr e Lega, ne guadagnano due il Ps e uno a testa Udc e Avanti

3 aprile 2023
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La rappresentanza del Bellinzonese e Alto Ticino in Gran Consiglio si rafforza ulteriormente. Dopo i tre nuovi seggi conquistati nel 2019, lunedì due altri mattoncini si sono aggiunti al già corposo elenco raggiungendo quota 29 deputati. Quasi un terzo del parlamento cantonale. Tanto, se si considera che non stiamo parlando delle regioni più popolose del Cantone. Ma con un peso politico in crescita grazie non da ultimo alle aggregazioni di valle (pensiamo al grande Comune di Faido che conta da ieri ben due deputati e non più uno). Fusioni che hanno dato maggiore credibilità alla Riviera, al Distretto di Blenio e in parte a quello della Leventina. Peso che la nuova Bellinzona, unitasi nel 2017, ha vieppiù acquisito imponendosi come sito residenziale e di sviluppo biomedico, tecnologico e formativo.

Un segnale per liberali e socialisti

Come nel resto del Ticino, anche qui si è ripetuta come una fotocopia l’avanzata dell’Udc, il calo della Lega, l’arrivo sulla scena politica di Avanti, un lieve indietreggiamento di Centro, Verdi e Mps, nonché un significativo calo di Plr e Ps. Impossibile ieri raccogliere un’opinione dai loro vertici: lo si potrà fare a mente fredda, ragionando sia in ottica Comunali 2024, sia considerando la sfida autunnale per le Nazionali. Resta il fatto che il sindaco Mario Branda ancora ieri sulla Regione ribadiva la necessità di promuovere un’idea inclusiva dell’area di sinistra, pena la perdita di consensi come successo con la lista Avanti. Lo stesso Plr turrito ha dal canto suo rinnovato un anno fa il proprio assetto organizzativo per intensificare i rapporti col territorio aggregato.

Il Centro turrito supera i socialisti

Proprio a Bellinzona – il cui Consiglio comunale vanta adesso ben otto granconsiglieri, cinque più di prima – rispetto alle cantonali 2019 il Ps perde una posizione in classifica passando dal secondo al terzo posto col 15,88% dei voti di lista (-1,67). Ps scalzato dal Centro che sale dal 16,05 al 16,71% (ha avuto effetto la reprimenda fatta dal presidente Fiorenzo Dadò all’assemblea sezionale dello scorso autunno, quando ha evidenziato il risultato deludente delle Comunali 2021). Primo in classifica, ma ulteriormente indebolito, tanto da perdere per strada uno dei quattro seggi, è il Plr che cede 2,57 punti percentuali assestandosi a quota 26,41. Sempre nella Turrita la Lega perde un pezzo e dal 15,68% scende al 12,05, mentre l’Udc passa dal 5,19% di quattro anni fa all’odierno 7,94 guadagnando un seggio. L’Mps, che a Bellinzona ha la propria roccaforte storica, indietreggia dal 3,78% al 3,04 e deve rinunciare a uno dei tre seggi: non ce l’ha fatta Angelica Lepori che viene sostituita da Giuseppe Sergi, coordinatore del movimento, mentre è riconfermato Matteo Pronzini. Stessa contrazione per i Verdi che dal 6,3 passano al 5,58% ma vedono comunque sempre in sella i due deputati uscenti bellinzonesi Marco Noi (psicoterapeuta) e Giulia Petralli (consigliera in città e sindacalista Vpod).

Esce Bertoli, entrano Zanetti e Rusconi

In casa Plr non è stato rieletto il sindaco di Cadenazzo Marco Bertoli; riconfermato invece l’uscente Bixio Caprara, direttore del Centro nazionale sportivo della gioventù di Tenero e già presidente del partito cantonale; mentre i non ricandidati Fabio Käppeli e Giorgio Galusero vengono sostituiti dal capogruppo in Cc a Bellinzona Tiziano Zanetti (di Daro, è insegnante e presidente dell’Alleanza patriziale) e dal consigliere comunale pure di Bellinzona Patrick Rusconi (di Sementina, è imprenditore in ambito gastronomico). Guardando verso nord, sempre tra le fila del Plr confermati Omar Terraneo (architetto e vicepresidente della sezione Plr di Biasca), Diana Tenconi di Faido (direttrice e curatrice del Museo di Leventina) e Alex Gianella di Blenio (infermiere all’ospedale San Giovanni).

Out la presidente del Parlamento

Fra i socialisti, che potenziano sensibilmente la loro anima bellinzonese a Palazzo delle Orsoline passando da tre seggi a cinque, una new entry è la capogruppo dell’Unità di sinistra in Cc Lisa Boscolo (lavora per il Wwf); nuovo anche Yannick Demaria (studente universitario e candidato al Consiglio di Stato), mentre sono confermati Danilo Forini (direttore di Pro Infirmis Ticino e Moesano), la co-presidente cantonale Laura Riget e l’altro co-presidente Fabrizio Sirica. Da notare che la Valle di Blenio non potrà più contare su Gina La Mantia, non rieletta malgrado abbia fino a oggi presieduto il Gran Consiglio. Quindi il Centro. A sostituire Fabio Battaglioni (non ricandidatosi) e Nadia Ghisolfi (passata nel Distretto di Lugano) sono il già municipale di Cadenazzo Arnaldo Caccia (capo Ufficio registri in pensione, vanta una lunghissima carriera politica) e Sara Demir di Sementina (attiva nel Servizio promozione economica della Città, in passato era stata già consigliera comunale a Bellinzona). A Biasca riconfermato il sindacalista Ocst e consigliere comunale Claudio Isabella, mentre il secondo deputato faidese è il direttore della Lati Alessandro Corti, che prende il posto della non ricandidata Sara Imelli di Bodio. Prosegue anche Alessio Ghisla di Acquarossa (funzionario di banca).

Più snella di prima la rappresentanza leghista, che perde uno dei quattro deputati della regione salutando l’uscente non rieletta Lelia Guscio. Confermati invece il municipale di Bellinzona Mauro Minotti, il municipale di Riviera Sem Genini (segretario agricolo cantonale) e il municipale di Pollegio Michele Guerra (responsabile dell’antenna leventinese dell’Ente regionale di sviluppo). Nella stessa area raddoppia l’Udc che oltre a Sergio Morisoli (dirigente aziendale e capogruppo in Gran Consiglio) saluta l’arrivo del consigliere comunale bellinzonese Tuto Rossi (avvocato). Poi le formazioni minori. Detto dell’Mps, il Partito comunista conferma il proprio segretario politico Massimiliano Ay di Bellinzona (consigliere comunale) e la municipale di Serravalle Lea Ferrari (agronoma di formazione). Per la lista Più donne riconfermata Maura Mossi Nembrini, direttrice dell’Ufficio tecnico comunale di Biasca. Infine Avanti, che piazza Evaristo Roncelli di Sant'Antonino (docente di economia politica alla Supsi).

Gli altri Comuni

Plr più debole nella ‘cintura’

Stessa musica nella cintura non aggregata di Bellinzona. Sempre considerando i dati per il Gran Consiglio, anche ad Arbedo-Castione, Lumino, Cadenazzo e Sant’Antonino – tutti e quattro storicamente a maggioranza liberale-radicale, sebbene dal 2021 Lumino abbia un sindaco del Centro – il Plr indietreggia mediamente del 3,18%, dopo il calo del 4,1% già registrato nel 2019. Oltre il 7% in sole due legislature. La perdita più importante, superiore al 5%, viene registrata a Sant’Antonino, Comune di domicilio del riconfermato consigliere di Stato liberale-radicale Christian Vitta, dove il Plr passa dal 35,79% al 30,37. Prende invece il 6,32% la lista Avanti favorita dal candidato Evaristo Roncelli (ex Ps). Perde inoltre quasi il 5%, scendendo al 14,08%, la Lega ad Arbedo-Castione. Sempre nei quattro Comuni un calo medio del 3,34% lo si registra in casa Lega, mentre il Ps scende dello 0,94% e il Centro dell’1,49%. Sorridono l’Udc, che passa dal 5,35 al 9,17%, a la new entry Avanti che si aggiudica una media del 5,12%. Sommando i dati di Lega e Udc, insieme si piazzano a soli 3-4 punti percentuali dal Plr a Cadenazzo (28,81% contro il 31,97) e ad Arbedo (22,72% contro il 26,3).

In Riviera più o meno stabili Plr, Centro e Ps

A Biasca e Riviera cala la Lega, avanza l’Udc e si mantengono sostanzialmente stabili Centro, Plr e Ps. A Biasca il Plr si mantiene in testa con il 27,13% (-0,35%), seguito dal Centro al 20,98% (+0,74%). Successo dell'Udc che arriva vicino a raddoppiare la propria percentuale, passando dal 4,42% di quattro anni fa all'attuale 7,81%, mentre inverso è il destino della Lega dei Ticinesi che passa dal 20,52% al 13,84%, lasciando sul campo il 6,68%. Lega superata al terzo posto dal Ps, nonostante una leggera flessione dal 16,96% al 14,11% (-2,85%).

Nel Comune di Riviera il Centro (nonostante il -2,07% rispetto al 33,16% del 2019) rimane primo partito con il 31,09%. Leggero calo anche per il Plr, che passa dal 21,76% al 19,22% (-2,54%). Si conferma l’avanzata dell’Udc, che registra un +3,5%, salendo dal 2,64% al 6,14%, mentre la Lega scende del 2,53% (dal 18,97% al 16,44%). Ps in calo dal 13,34% all’11,41% (-1,93%). Avanti con Ticino & Lavoro registra il 3,45%.

Nelle Valli marcata perdita della Lega

Il Centro si conferma primo partito ad Airolo (33,61%) e Faido (30,19%), seguito in entrambi i comuni dal Plr, seppur in leggera flessione, al 27,85% e al 20,02%. In controtendenza rispetto al risultato cantonale, +1,12% (dal 6,30% al 7,42%) del Ps ad Airolo. A Faido la sinistra perde invece il 3,2%, scendendo all’11,25%. In entrambi i comuni cala la Lega: -5,74% ad Airolo attestandosi al 13,81%, e -5,12% a Faido scendendo al 13,26%). Sale l’Udc: +4,45% ad Airolo (dal 5,75% al 10,20%) e +5,32 a Faido (dal 4,81% al 10,13%).

A Quinto il Plr si conferma stabile al primo posto (35,10%), seguito dalla Lega (nonostante il calo di oltre 6 punti, dal 22,33% al 16,30%) e dal Centro (al 16,15%, -2,9%). Salendo al 10,12% (+4,31%), l’Udc diventa il quarto partito scalzando il Ps, che si mantiene stabile all’8,76%. Spostandoci in Bassa Leventina, la Sinistra è ancora il primo partito nella roccaforte di Pollegio con il 27,07%, nonostante un calo del 6,51%; seguono Centro (stabile al 20%) e Lega (14,42%,-8%). Udc all’8,63% (+4,74%).

La flessione della Lega a scapito dell’avanzata dell’Udc balza all’occhio anche in Valle del Sole: il movimento di via Monte Boglia perde il 5,45% a Blenio (dal 22,63% del 2019 al 17,18%), il 4,37% ad Acquarossa (dal 20% al 15,63%) e quasi il 10% a Serravalle (dal 22,58% al 12,65%). L’Udc guadagna invece il +6,2% a Blenio (dal 8,69% al 14,89%) il 5,59% ad Acquarossa (dal 4,29% al 9,88%) e +7,24% a Serravalle (dal 7,18% al 14,42%). Da segnalare ad Acquarossa un -5,4% del Centro (dal 28,6% a 23,21%), che rimane comunque il primo partito. Plr ancora in testa a Blenio con il 27,9% (-2,6%) e a Serravalle con il 24,19% (+0,9).

Centro che si mantiene invece stabile sopra il 40% a Bodio (41,64%), dove calano in particolare Ps (dal 17,75% al 12,05%), Plr (dal 13,46% al 9,46%) e Lega (dal 14,33% al 10,90%), mentre sale l’Udc (dall’1,89% al 5,28%), comunque battuta da Avanti con Ticino & Lavoro che si attesta al 6,12%. A Giornico, il Centro è ancora il partito più votato con il 32,98% (+1,46%), seguito da Plr (15,21%, -5,49%) e Dignità ai pensionati di Donatello Poggi (13,69%) che non è riuscito a strappare un seggio in Gran Consiglio. Anche a Giornico la Lega perde all’incirca 10 punti, passando dal 21,02% all’attuale 12,34%). A Bedretto l’Udc vola al 36,15%, +18,23% rispetto al 2019; sono invece anche qui dieci i punti in meno per la Lega, che passa dal 25,51% al 14,24%. Rispetto all’avanzata generale di quattro anni, a questo giro il Movimento per il socialismo indietreggia non solo a Bellinzona, ma anche in Riviera, Leventina e Valle di Blenio.

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