Bellinzonese

A Biasca il tetto di protezione più grande della Svizzera

L'opera di quasi 30mila m2 costata circa 30 milioni di franchi è stata installata sopra l’area esterna del centro di manutenzione e intervento Ffs

Grande come quattro campi da calcio
(Sbb Cff Ffs)
21 marzo 2023
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Un tetto di quasi 30mila metri quadri (pari a quattro campi da calcio) protegge ora l'area esterna del centro di manutenzione e intervento Ffs (Cmi) di Biasca dal pericolo naturale di caduta sassi. Recentemente è stato effettuato l'ultimo collaudo e ora l'imponente opera – si tratta infatti del tetto di protezione più grande della Svizzera – è completamente operativa. "I lavori di realizzazione sono durati circa un anno e mezzo, per un investimento complessivo di circa 30 milioni di franchi", si legge in un comunicato diffuso dalle Ferrovie federali.

Una difesa aggiuntiva contro il pericolo di caduta massi

Il Cmi di Biasca si trova ai piedi di una parete rocciosa alta oltre 1’000 metri. Quando fu costruita la struttura, tra il 2013 e il 2016, "come misura di protezione tra l’area del Cmi e la parete rocciosa fu realizzato un vallo di protezione". Tuttavia, nel 2017 si verificò una caduta massi particolare, precisano le Ffs nella nota: "I blocchi furono trattenuti dal vallo paramassi come previsto, ma alcune schegge di roccia staccatesi dai blocchi rimbalzati sulla parete rocciosa, raggiunsero il piazzale esterno del Cmi". A seguito di questo evento "vennero immediatamente attivate misure di protezione e fu decisa la realizzazione di un sistema di protezione aggiuntivo a lungo termine, a completamento di quello già esistente, per proteggere, in particolare, il piazzale del centro di manutenzione, dalle schegge proiettate".

La struttura offre anche ‘buone condizioni di lavoro’

Dalla fine del 2016 il Cmi è il fulcro operativo per i servizi di manutenzione e di intervento nella galleria di base del San Gottardo e, dal 2020, anche nella galleria di base del Monte Ceneri. Grazie alla sua posizione, i mezzi di intervento possono accedere rapidamente nella galleria di base del San Gottardo in caso di necessità. L'imponente tetto, oltre a garantire la protezione di chi lavora nelle aree esterne del Cmi, "offre buone condizioni di lavoro come la protezione da temperature elevate, dal rumore e dalle intemperie", si sottolinea nel comunicato. "Sulla superficie superiore del tetto è fissata una rete di protezione a doppia maglia, mentre su quella inferiore sono posizionati pannelli di copertura coibentati. Nonostante le dimensioni imponenti, l’assenza di facciate, l’esiguo numero di pilastri d’appoggio e la struttura tridimensionale in acciaio, l’opera ha un aspetto leggero, che si distingue ma allo stesso tempo completa gli edifici del Cmi".

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