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La realtà sociale di Ri-taglio: ‘Prima di tutto dare fiducia’

Rivolto solo a donne in disoccupazione, l’atelier di SOS Ticino ha trovato a Giubiasco una sede più funzionale con anche un shop di abiti di seconda mano

2 marzo 2023
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Dopo una presenza ventennale in viale Portone a Bellinzona, ha trovato continuità a Giubiasco la sede di uno dei tre programmi occupazionali temporanei gestiti dall’associazione ticinese del Soccorso operaio svizzero. Nelle prime settimane di gennaio, l’atelier Ri-taglio si è infatti insediato a Giubiasco in Largo Libero Olgiati 71, nello stabile un tempo occupato dal negozio Maretti Sport. Qui l’antenna sociale ha trovato spazi più grandi e funzionali, potendo così anche rinnovare parzialmente l’offerta, che prevede da una parte un sostegno mirato per la ricerca di un impiego e dall’altra la possibilità di svolgere attività pratiche-lavorative.

Più del 50% trova un impiego

La particolarità dell’atelier Ri-taglio è un servizio di supporto rivolto a donne disoccupate. «Un profilo che come noto incontra ancora più difficoltà a reinserirsi professionalmente rispetto agli uomini, in particolare per l’ottenimento di contratti a tempo indeterminato», spiega Alessandro Lucchini, responsabile del settore disoccupazione di SOS Ticino. In genere fanno capo ai programmi occupazionali di SOS Ticino persone a rischio di disoccupazione di lunga durata, spesso con difficoltà linguistiche o una bassa scolarizzazione. «Per noi è importante riuscire a far sentire chi partecipa protagonista del nostro programma, sviluppando e valorizzando le sue competenze sociali e professionali. Vogliamo infondere fiducia a persone che spesso stanno attraversando periodi di difficoltà. Le attività pratiche che proponiamo non sono il fine ma un mezzo per favorire l’inserimento professionale. E la nuova sede a Giubiasco rende sicuramente ancora più stimolante questa esperienza». Dati alla mano, prosegue il responsabile di settore, «durante la partecipazione ai nostri percorsi più di una partecipante su due riesce a trovare un impiego».

Nel segno della filosofia del riciclo

Ogni giorno, dal lunedì al venerdì, l’atelier di Giubiasco accoglie nei suoi spazi una quindicina di donne, coinvolte nelle attività per un periodo di massimo tre mesi. In un anno Ri-taglio assiste più di 120 donne. La novità sostanziale della nuova sede è l’apertura al suo interno di un vero e proprio negozio di capi d’abbigliamento di seconda mano, tenendo fede alla filosofia del riciclo e di un’economia circolare che contraddistingue tutti i programmi occupazionali offerti da SOS Ticino. I capi in vendita a Giubiasco vengono selezionati, e a volte anche lavorati, dalle stesse partecipanti. Vestiti che vengono procurati dall’atelier Ri-sostegno con sede a Rivera, la cui attività coinvolge persone disoccupate in sgomberi di abitazioni, riciclando mobili, quadri, libri, vinili, giocattoli per bambini e appunto vestiti. «La parte più particolare viene portata a Giubiasco, dove le nostre partecipanti si focalizzano sull’unicità dei capi da mettere in vendita, mentre l’altra parte rimane a Rivera dove è presente un altro grande negozio di prodotti di seconda mano con tutto il resto del materiale riutilizzabile che viene recuperato durante gli sgomberi».

Accanto alle attività legate alla vendita, in atelier una parte delle partecipanti è anche attiva nel servizio di lavaggio e stiro per diverse realtà della zona. Altre ancora svolgono attività di sartoria: su richiesta sviluppano le idee dei clienti secondo il concetto di ‘upcycling’ andando a realizzare prodotti tessili (vestiti, gadget e accessori) valorizzando materiali riciclabili.

Oltre a queste attività pratiche, il team dell’atelier Ri-taglio, pure tutto femminile (a Giubiasco lavora inoltre un’apprendista creatrice di abbigliamento), sostiene con la figura del Job Coach le partecipanti in tutte quelle azioni necessarie per aumentare la possibilità di trovare lavoro. «All’inizio si fa un bilancio delle competenze e un’analisi del percorso che ha portato la persona ad arrivare da noi. Alle partecipanti viene poi offerto un sostegno personalizzato per l’elaborazione e l’applicazione delle strategie più adatte di ricerca di un impiego». Partecipanti che vengono ad esempio aiutate a stilare il proprio dossier di candidatura e informate sulla realtà mutevole e complessa del mondo del lavoro.

Si insiste anche sulle conoscenze informatiche

Lucchini evidenzia che spesso a creare grandi difficoltà nel trovare un impiego sono anche le conoscenze informatiche. «Oggi quasi imprescindibili di fronte al grande sviluppo della digitalizzazione nei vari processi lavorativi. Competenze informatiche ormai diventate importantissime anche per la vita di tutti i giorni. Pensiamo ad esempio, rimanendo nell’ambito della disoccupazione, alla creazione e invio delle lettere di candidatura. Da noi arrivano persone con grandi difficoltà nell’utilizzo del computer. Ecco perché proponiamo anche attività di formazione informatica di base, così che i nostri partecipanti possano sviluppare queste competenze. Lo facciamo anche attraverso le attività pratiche: abbiamo digitalizzato una serie di processi lavorativi dei nostri atelier così che si possa famigliarizzare con l’utilizzo di diversi sistemi informatici: ad esempio sono gli stessi partecipanti che gestiscono il sito internet della vendita dei vari prodotti».

Il terzo programma occupazione di SOS Ticino si chiama Ri-cicletta: si occupa di recuperare e riparare biciclette che altrimenti sarebbero gettate, utilizzando il più possibile materiale riciclato e valorizzando le capacità manuali e la creatività dei partecipanti. SOS Ticino è un’organizzazione umanitaria no profit attiva in Ticino dal 1984 nel campo dell’inserimento socio-professionale. Rappresenta una delle associazioni che compongono la rete nazionale SOS.

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