Bellinzonese

Racchiusi in pochi clic storie e curiosità di Acquarossa

Portale online da questo lunedì. La coordinatrice Sara Rossi Guidicelli: ‘Una scoperta del territorio differente a seconda dei propri interessi’

17 gennaio 2023
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Un prodotto multimediale volto a raccontare le peculiarità del ricco territorio di Acquarossa in un’ottica differente. Da questo lunedì è online il nuovo portale www.scopri-acquarossa.ch, fortemente voluto dal Comune per raccogliere storie, curiosità, tradizioni ed emozioni sulla propria realtà. Un calderone di suoni, immagini e parole fra scorci di vita passata e presente. «Tutto è iniziato circa due anni fa quando il Municipio ha deciso di mettere gratuitamente a disposizione della popolazione un prodotto in costante aggiornamento», spiega interpellata da ‘laRegione’ la giornalista nonché coordinatrice dell’iniziativa Sara Rossi Guidicelli, domiciliata nel Comune. La classica pubblicazione in formato cartaceo, ritenuta poco attuale, è quindi stata sostituita da qualcosa di più movimentato e dinamico, «approfittando della cosiddetta ‘rivoluzione’ digitale e delle nuove tecnologie – continua sempre Rossi Guidicelli –. Il portale tematico permetterà a ogni utente di scoprire la località bleniese, creando un percorso individualizzato a seconda dei propri interessi». Fra cultura e tradizione si è infatti catapultati all’interno di monumenti storici più conosciuti, e meno. Nelle abitazioni di alcuni residenti, e nella loro intimità. Nelle stradine di Ponto Valentino, Largario, Marolta, Castro e Leontica... Nella storia di Acquarossa.

Dalle chiese alla cucina

Il tutto grazie alla preziosa collaborazione dello studio grafico di montagna Inside Of a Dog, la cui sede è ubicata proprio nel comune bleniese: «Sul portale è possibile trovare brevi documentari di produzione locale, ad esempio, sulle peculiarità architettoniche e artistiche della chiesa di Negrentino o sulle celebri acque termali di Acquarossa. Tema, quest’ultimo, di cui si è parlato in tutte le salse, ma, forse, mai raccontando la storia di un’artista, Chiara Forini, che utilizza il fango rossiccio (frammisto a latte) di queste terme per realizzare le sue installazioni. Cerchiamo di raccontare il territorio attraverso persone comuni e materiale spesso inedito». Molto importante quindi essere affiancati da qualcuno di impiantato nel territorio, affezionato conoscitore di questa realtà. Non mancheranno nemmeno passeggiate in compagnia della cuoca (esperta di erbe selvatiche commestibili) Meret Bissegger alla ricerca di piante nostrane da impiattare così come fotografie dei paesi della media valle, scattate a volo d’uccello, o della squadra di calcio femminile in grado di raccogliere il consenso di tutto il Cantone negli anni 70. «C’è un po’ di tutto – puntualizza sempre la coordinatrice dell’iniziativa –. Da due anni cerchiamo di caricare materiale il più caratteristico possibile; da ascoltare, vedere e leggere. L’utenza può naturalmente inviarci (a info@scopri-acquarossa.ch) commenti, suggerimenti o contributi. E poi valuteremo se pubblicarli online. L’idea è comunque di un prodotto raffinato e, soprattutto, attento alla qualità». Delle storie raccolte, sì, tramite conoscenze personali, ma anche grazie alla partecipazione del Municipio di Acquarossa, come detto in precedenza committente del portale tematico. «C’è uno scambio reciproco di informazioni. L’intenzione di questo progetto era di fare un regalo alla popolazione. Per chi è domiciliato nel comune è un modo di scoprire qualcosa di meno noto e, al contempo, di meravigliarsi delle bellezze del territorio circostante. Si può infatti accedere facilmente al portale e farsi un’idea delle storie che caratterizzano Acquarossa, ad esempio quella sulla mazza nostrana o su una famiglia appena installatasi nel comune». Tutto ciò, evidenzia Rossi Guidicelli, può risultare interessante sia per qualcuno che intende soggiornare in valle come vacanziere «sia per chi sta decidendo dove andare a vivere».

Fra domiciliati e case secondarie

Il portale online è rivolto tanto ai residenti quanto ai visitatori occasionali, agli affezionati o a chi sta cercando di conoscere il territorio. «Un territorio ricco di storia, con un’alta qualità di vita e vivace in termini di proposte e attività. L’iniziativa non ha velleità turistiche e promozionali, ma più culturali. Non siamo assolutamente in concorrenza con i portali turistici o istituzionali, però, certo, sostenendo la cultura il beneficio è anche a livello turistico». Una persona anziana, poco esperta in materia di nuove tecnologie, potrebbe sentirsi esclusa da quest’offerta «ma confido possa essere aiutata da figli o nipoti creando così un momento intergenerazionale in cui scoprire ad esempio la lezione di Ermelindo ‘Lindo’ Taddei in dialetto pontese, in cui utilizza termini ed espressioni ormai dimenticati». In questo modo si riesce a capire quali sono gli interessi della popolazione e calibrare il tiro per eventuali prossimi contributi. A piccoli passi, conclude la giornalista, si cerca di aggiornare il portale (con cadenza quindicinale o mensile) e allestire nuove schede. «Non abbiamo caricato tutto il materiale raccolto, quindi abbiamo una preziosissima riserva di suoni e immagini ancora inutilizzati. È un po’ un collettore, un archivio di tutto quello che riguarda il Comune. Un modo per raccogliere tutte le informazioni a disposizione sul nostro territorio». Nei prossimi anni l’intenzione è di tradurre (e sottotitolare) i documenti in lingua tedesca pensando in ottica case secondarie. Ma, questa, è musica del futuro.

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