Bellinzonese

Leggere il mondo al terzo Cima Norma Art Festival

Dal 9 luglio fino a settembre la fondazione Fabbrica di cioccolato di Torre in Val di Blenio ospita diversi artisti e iniziative culturali e non solo

7 luglio 2022
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L’estate bleniese sarà ancora una volta animata dal ricco programma del Cima Norma Art Festival, manifestazione interdisciplinare che "permette di relazionarsi ad alcune delle espressioni più attuali della cultura contemporanea". Dalle arti visive alla musica, dal teatro alla letteratura. La terza edizione della rassegna intitolata ‘Leggere mondi’ avrà luogo da sabato 9 luglio al 4 settembre negli spazi della fondazione Fabbrica di cioccolato a Torre. La metafora attorno a cui ruota l’evento, affidato alla direzione artistica di Elio Schenini, è quella della leggibilità del mondo. Una metafora che "percorre tutta la storia dell’Occidente e la cui origine deriva dal rapporto che fin dall’antichità si instaura fra mondo e libro". Nel terzo millennio, caratterizzato da una società iperconnessa e mediatizzata, "è sicuramente un tema di grande attualità: il libro sembra ormai essere destinato a passare in secondo piano rispetto alle lucide superfici touch degli schermi dei computer, eppure la produzione quotidiana di informazioni ha raggiunto una dimensione senza precedenti. Di fronte all’enorme mole di Big Data sorge quindi spontanea una domanda. Non sarà paradossalmente proprio quest’aumento illimitato di cui possiamo disporre a mettere definitivamente in crisi la nostra possibilità di ‘leggere’ il mondo?".

Piatto ricco mi ci ficco

Per offrire un complemento all’esposizione artistica, talvolta critica sulla modalità con la quale la realtà viene oggigiorno percepita, verranno organizzate tre serate speciali (il 9 luglio, il 30 luglio e il 13 agosto) in occasione delle quali sarà possibile assistere a spettacoli teatrali, concerti e reading letterari. Durante la prima serata (inizio ore 18) verranno svelate le opere di Fragmentin & Lauren Huret, Dominique Koch, Collectif Fact, James Bridle, Salvatore Vitale e Matteo Fieni. A seguire verranno invece proposti i concerti della ginevrina Julie Semoroz, dello zurighese Bit-tuner e il dj-set di Johnny Haway. Il bar in funzione offrirà tutte le sere bibite e piatti freddi di produzione locale, ma in occasione dell’inaugurazione alle 20 elaborerà una speciale proposta gastronomica ispirata alle peculiari ricette del cuoco rinascimentale Martino de’ Rubeis. Nelle altre serate il palco verrà invece lasciato alle performance del gruppo teatrale Trickster-p, alle narrazioni degli scrittori Fabio Pusterla e Sara Catella e alle note melodiche dei musicisti Joke Lanz, Simon Grab e Francesco Giudici, la Chuchchepati Orchestra e Jonathan Frigeri. Tutte le manifestazioni sono accessibili gratuitamente. Per consultare il programma e altre informazioni: www.cnaf.ch.

Arte, ma non solo

A differenza di altre manifestazioni il Cima Norma Art Festival è caratterizzato da un’unità tematica a far da conduttore alle differenti forme ed espressioni artistiche presenti: "Ogni edizione è infatti focalizzata su una di quelle ricorrenti metafore che, secondo il filosofo tedesco Hans Blumenberg, percorrono fra continue variazioni e metamorfosi la storia dell’umanità. Metafore che per la loro coesistenza linguistica e imprecisione riescono a mantenere una molteplicità di connessioni con quel ‘mondo della vita’ dov’è impossibile tradurre direttamente in forma esprimibile. Il loro territorio privilegiato, l’arte, rappresenta così lo strumento attraverso il quale mettere in atto una conoscenza più approfondita e ‘al di là delle possibilità di una consapevolezza chiara e distinta’ ma altrettanto importante; capaci di allargare l’orizzonte simbolico dentro cui si colloca il nostro essere nel mondo". Da queste riflessioni sul ruolo centrale della metafora nel processo attraverso il quale si cerca di conoscere ciò che circonda l’essere umano, il Festival "si propone d’indagare lo sviluppo e le trasformazioni di alcune di queste che più di altre hanno segnato la storia dell’uomo verificando in che forme e con quali caratteristiche (e non solo) continuano a essere declinate all’interno della produzione artistica contemporanea".

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