Bellinzonese

A Faido 1’200 lampioni passeranno a tecnologia Led

Il Municipio chiede al Consiglio comunale di concedere un credito quadro di 745mila franchi per il completo rinnovamento dell’illuminazione pubblica

23 marzo 2022
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Il Municipio di Faido chiede al legislativo di concedere un credito quadro di 745mila franchi per il rinnovamento dell’illuminazione pubblica su tutto il territorio comunale. Il progetto – elaborato dalla Cooperativa elettrica di Faido nell’ambito del piano energetico comunale di cui il Comune si è dotato anni or sono – prevede la sostituzione di circa 1’200 lampade con tecnologia Led sull’arco di quattro anni (circa 300 ogni anno). "Il passaggio a questa tecnologia permetterà importanti risparmi di energia, una regolazione ottimale in funzione della reale necessità e crea una rete di comunicazione interessante per ulteriori sviluppi nell’ambito del nuovo concetto di smart city", scrive il Municipio nel messaggio che il Consiglio comunale esaminerà durante la seduta del 12 aprile. I lampioni passeranno da una potenza media di 107 a 60 Watt. Attualmente il consumo totale per l’illuminazione pubblica ammonta mediamente a 460mila kWh annui, per un costo di circa 100mila franchi. Il Municipio indica che il solo cambiamento delle lampade (previste a luce ‘calda’, 3’000 Kelvin) porterebbe a un risparmio di 44mila franchi. Risparmio che sale a 61mila franchi tenendo conto del previsto sistema di gestione che permetterà di adattare l’illuminazione a dipendenza delle esigenze delle diverse zone del territorio comunale, nel rispetto della percezione degli abitanti e della luce necessaria nelle varie fasce orarie. L’intero investimento sarà finanziato con il prelievo dell’incentivo del Fondo energie rinnovabili.

Si torna a votare per le sottostrutture di Chiggiogna

Durante la seduta del 12 aprile il Consiglio comunale dovrà pure tornare a esprimersi sul credito di 2,7 milioni di franchi per il risanamento delle infrastrutture del nucleo di Chiggiogna. Già approvato nel marzo 2021, il messaggio ha dovuto essere nuovamente licenziato alla luce del ricorso – accolto dal Consiglio di Stato che ha annullato la decisione del legislativo – che lamentava una violazione della Legge organica comunale, e in particolare l’assenza nel messaggio delle indicazioni sulle conseguenze dell’investimento sulle finanze comunali. "Per i prossimi tre anni sono previsti pochi investimenti infrastrutturali ma corposi, (...) spalmati su più anni appositamente per concretizzare in modo sostenibile le opere previste", scrive ora il Municipio nel nuovo messaggio, definendo la cifra "assolutamente sostenile e inferiore alla media degli ultimi 10 anni". Dedotti i contributi cantonali e della Confederazione, il costo totale a carico del Comune è di 1,72 milioni di franchi. Oltre alla sostituzione delle infrastrutture, il progetto si pone l’obiettivo di sistemare la zona d’intervento in modo decoroso e funzionale al fine di garantire la viabilità e migliorare la vivibilità del comparto originario di Chiggiogna. Pure prevista una valorizzazione degli elementi storici e culturali che nonostante la forte cesura creata dalla linea ferroviaria sono ancora presenti, in buono stato di conservazione. Il nucleo originario di Chiggiogna racchiude infatti elementi risalenti all’età del ferro, all’età romana e all’alto Medioevo barbarico.

Gli altri messaggi all’ordine del giorno

Il 12 aprile il Consiglio comunale dovrà anche esaminare il credito di 232mila franchi riguardante i costi residui a carico del Comune per il progetto ’Sistema idrico antincendio boschivo Predelp-Mairengo-Prodör; il credito di 145mila franchi per il ripristino della strada comunale Calonico-Cesù a seguito dei danni alluvionali dell’estate 2021 e il credito di 1,17 milioni di franchi inerente agli investimenti previsti per la legislatura 2022-2024 riguardanti l’Azienda comunale acqua potabile.

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