Bellinzonese

Terme di Acquarossa, respinte le pretese di Schweitzer e Cook

Bocciata la richiesta di risarcimento di 4,6 milioni formulata della coppia anglo-elvetica nei confronti del Comune. C'è l'ipotesi del Tribunale federale

Il progetto della coppia anglo-elvetica era sfumato (Ti-Press)
27 luglio 2021
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Si è forse chiusa la vertenza legale tra la Acquarossa Terme Sa (At Sa) e il Comune di Acquarossa: “il Tribunale arbitrale designato dalla Camera di commercio di Zurigo ha respinto su tutta la linea le pretese formulate dalla società che fa capo alla coppia Schweitzer e Cook”, si legge infatti nelle prime righe di un comunicato diffuso dal Municipio, ovviamente soddisfatto per quella che, salvo ricorsi al Tribunale federale, potrebbe essere la parola fine sul contenzioso avviato dalla coppia anglo-elvetica lo scorso autunno. La procedura di arbitrato avviata contro l'ente locale bleniese mirava a ottenere un risarcimento di 4,6 milioni per le spese sostenute dalla At Sa per il progetto turistico-alberghiero mai realizzato e di cui si parlò per la prima volta nel 2010.

La vicenda inizia quando il sangallese Andreas Schweitzer, vicepresidente della società, e la compagna londinese Ashoob Cook, presidente, sottoscrivono dei contratti per un diritto di compera del pacchetto azionario allora detenuto dalla Centro Benessere Terme di Acquarossa Sa – all'epoca con alla testa l’imprenditore kosovaro Behgjet Pacolli – dapprima con BlenioTurismo (2010) e poi con il Comune di Acquarossa (2014 e 2017). Con questi contratti si crea di fatto una società semplice che ora va sciolta, dato che il Comune ha allacciato rapporti di collaborazione con un altro partner privato. Da qui la pretesa di rimborso delle spese sopportate che la coppia indirizzava anche all’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino (Otr-Bat), nata nel gennaio 2015 e che ha preso il posto di BlenioTurismo. Poiché il Municipio ha contestato questa pretesa a fronte del “mancato rispetto di ben tre contratti sottoscritti”, lo scorso maggio l’Acquarossa Terme Sa, facendo capo al foro giudiziario previsto dal contratto del 2010 (che riconosceva l'esclusiva sul pacchetto azionario della società in precedenza detentrice dei terreni), aveva quindi avviato la procedura di arbitrato davanti alla Camera di commercio di Zurigo e chiamato in causa il Comune bleniese, rappresentato dall'avvocato Filippo Gianoni. L'ente locale contesta che l'accordo sia valido, non essendo in nessun modo subentrato a BlenioTurismo. Stessa motivazione dell'Otr-Bat, rappresentato dall'avvocato Mario Molo, che metteva in luce come nessun articolo della Legge cantonale sul turismo ha sancito che l'Otr-Bat dovesse ritirare attivi e passivi dei vecchi enti turistici. Argomentazioni ritenute valide dal Tribunale arbitrale. 

C'è l'ipotesi del Tribunale federale

Nel comunicato diramato il Municipio di Acquarossa esprime “grande soddisfazione per questa decisione, pur cosciente che la stessa potrà essere contestata con un’ulteriore procedura davanti al Tribunale federale” (la Acquarossa Terme Sa avrà circa 30 giorni di tempo per eventualmente impugnare il verdetto). Sostenuto nelle sue non facili scelte dalla Commissione Terme, il Municipio sottolinea di aver “sempre agito con oculatezza e prudenza nella difesa del bene pubblico; un compito non così scontato quando gli interessi in gioco sono oltremodo importanti”. 

Nel luglio del 2019 il Comune si era trovato costretto a dover ritirare i terreni su cui era previsto il progetto turistico non avendo ricevuto le necessarie garanzie. Secondo la prima convenzione, At Sa (che nel corso degli anni ha elaborato più varianti del progetto) avrebbe dovuto ritirare il sedime già nel 2014. Nel 2017 il primo accordo era poi stato aggiornato, con At Sa che nuovamente non aveva tenuto fede agli accordi, mancando di versare i 260mila franchi del diritto di compera. 

‘Pretese da subito apparse infondate’

Il sindaco Odis Barbara De Leoni è molto contento per la vittoria del primo e potenziale decisivo round. «Siamo ovviamente sollevati, anche se al Municipio queste pretese erano apparse da subito infondate. Non potevamo però tirarci indietro, e ci fa piacere che il verdetto, più di 50 pagine, conferma in pratica che il Comune ha ragione su tutta la linea. Vedremo ora cosa deciderà di fare la At Sa». Che si dovesse far capo a un tribunale arbitrale con sede a Zurigo, lo indicava l’accordo segreto siglato nel 2010 fra l’allora BlenioTurismo e la Sa della coppia anglo-elvetica. Una clausola compromissoria escludeva, in presenza di vertenze, la competenza dei tribunali civili ordinari. 

Prosegue l'iter del Sun Village

La procedura giudiziale avviata dalla coppia di imprenditori chiedeva anche l’adozione di una misura supercautelare che doveva imporre uno stop allo sviluppo del villaggio turistico denominato Sun Village, scelto nel 2019 dal Municipio per realizzare sul territorio comunale un villaggio improntato al turismo e al benessere. Il progetto è attualmente in fase di progettazione definitiva dopo aver ottenuto la licenza per il piano di quartiere. L'iter per la realizzazione prevede ora l'inoltro della domanda di costruzione vera e propria, che dovrebbe essere presentata entra la fine del mese di agosto. 

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